Nina Kraviz ha deciso di esibirsi insieme a Camea e Sherø per uno scopo nobile: una raccolta fondi per aiutare la sua amica Eun A nella battaglia che sta combattendo contro la leucemia.
Nina Kraviz recentemente ha fatto parlare molto di sé per delle polemiche scaturite dopo il set proposto allo Smalltown festival di Melbourne. Le critiche, arrivarono a causa di una selezione musicale che non rispettava le aspettative del suo pubblico, al quale la Kraviz replicò con un post dove spiegava i motivi di determinate scelte (QUI).
Questa volta però, la musica passa in secondo piano: l’artista infatti ha deciso di esibirsi insieme a Camea e Sherø per uno scopo nobilissimo. Si tratta di una raccolta fondi per aiutare la sua amica Eun A nella battaglia che sta combattendo contro il terribile male della leucemia.
I tre artisti si esibiranno stasera al Watergate di Berlino, accompagnati da uno special guest non ancora annunciato. L’evento si chiamerà “Techno for Eun A, Charity Party” e, come specificato nella descrizione, il party ed il suo incasso saranno interamente devoluti ad Eun A come supporto per le cure medico-ospedaliere.
Il percorso che sta affrontando la giovane è duro e difficile, e implica soprattutto un grande impegno mentale ed economico. Dopo il ricovero improvviso all’ospedale di NYU, per Eun A le cose si sono messe subito male; i medici per darle una speranza, hanno deciso di non seguire tutti i protocolli, e subito dopo le analisi iniziare con la chemioterapia. Ma non senza alcuni problemi.
Vi riportiamo di seguito i passaggi, tradotti, della lettera scritta da Eun A per chiedere aiuto:”
“…Lo scorso giovedì sono andata presso la sezione emergenze dell’ospedale di NYU per un forte dolore al ginocchio. Lì hanno effettuato un’analisi del sangue di routine e scoperto subito che qualcosa non andava. Il giorno seguente ho fatto una biopsia del midollo spinale, e mi è stata diagnosticata la leucemia linfoblastica. Fortunatamente, la risonanza magnetica non ha rivelato problemi, indicando che le cellule cancerose non sono andate in metastasi in altri organi o nel tessuto cerebrale.
Sono passati tre giorni. Sto ancora aspettando di ricevere informazioni circa test ulteriori di tipo genetico che diano ulteriori dettagli sulla mia situazione. Ma data l’urgenza della situazione, i dottori hanno suggerito di avviare un protocollo terapeutico e iniziare la chemioterapia entro i prossimi due giorni.
Tutti colori che tra voi conoscono il mio background probabilmente sapranno che la mia famiglia non potrà permettersi le spese di questo trattamento. E nonostante abbia un’assicurazione per lavoro, questa scadrà a breve Non sono sicura se rimarrò senza, dato che il mio contratto di lavoro – da cui dipende l’assicurazione – prevede solo permessi per assenze a breve termine….”
Per ulteriori informazioni e per aiutare Eun A nella sua battaglia contro la malattia, qui troverete la campagna di raccolta fondi..