Ecco a voi il giovane Raffaele Attanasio, musicista, compositore, dj, pianista, insomma, un professionista, un già veterano, nonchè così florido, del mondo della musica.
Proprio per questo, e per la nostra sete di curiosità, che si sposa benissimo col diritto di informazione, lo abbiamo intervistato.
Ciao Raffaele, quanto ha influito ed influisce nelle tue produzioni l’essere un pianista?
Ha influito veramente tantissimo nel mio lavoro e nelle produzioni, è una marcia in più.
Si parla molto spesso di alias, gli artisti ne hanno spesso più di qualcuno. Vuoi parlarci e descriverci i tuoi?
Da circa 2 anni ho iniziato il progetto X501 o X-501, con la label argentina Krill Music, è un progetto creato in un momento particolare della mia vita, dedicato interamente al mio legame con mia mamma e alle mille sfaccettature della mia famiglia. X501 è la fusione tra mia madre, una wall of death e una Tb303.
La tua carriera sta raggiungendo picchi altissimi, pensi che forse suonare al Berghain è stata l’emozione più forte? Se si perché, se no quale è stata per te?
Suonare in quella bolgia cupa è stata forse l’emozione più forte nella mia piccola carriera fino ad ora, ma nulla è paragonabile alle emozioni e alla fortissime sensazione nell’ improvvisare una Jam Live con Jeff Mills, lui sulla tr909 e io sulla tastiera. Io tutt’ora non ho realizzato ancora quello che è successo il 24 aprile a Napoli quella notte, è nato tutto per caso, nulla di preparato, non avevo mai suonato prima con lui e mai c’erano stati contatti. Qualcuno può pensare ad un accordo a cena, ma io non ero a cena con lui. È andata così!
Pensi che le agenzie di booking siano fondamentali per il vostro lavoro? C’è qualcosa che va migliorato?
Assolutamente fondamentali, forse un po’ tutte le agenzie dovrebbe credere di più nei giovani come me e come altri, dare a loro un’ opportunità, conoscerli affondo, ammirarli e aiutarli nel cammino. La mia agenzia la Youth-am di Giorgio Capuano è uno spettacolo, siamo una famiglia, dapprima ci unisce la fiducia e la forte fratellanza per poi racchiudere tutto e lavorare sodo su tutto in ogni minimo particolare. Siamo giovani (Youth), ma abbiamo sete di obbiettivi concreti.
Tra pocco sappiamo che uscirà il tuo nuovo lavoro, un EP del quale vogliamo parlare. Narraci ciò che vuoi di lui.
Si, tra poco uscirà la prima parte di ROADS, la part 1.
Roads è l’essenza racchiusa in musica di quello che ho vissuto in questi ultimi dieci mesi di viaggi, gigs, esperienze in generale. I bivi sono i dubbi che ogni persona normale deve affrontare nella vita ma alla fine dobbiamo scegliere la strada giusta, assaporare il vero senso della vita, avere accanto la persona giusta, vedere la luce nell’oscurità. La vita è fatta di “Strade”, sta a te scegliere. “Roads part 1 “ racchiude le prime quattro tracce, “Roads, The City of the Tiger, Nuvkrinum e A night with dub blues notes“. “Nuvkrinum” significa Nocera nella lingua Osca, e risveglia un po’ le anime degli antichi gladiatori in battaglia nell’anfiteatro Pompeano nel 59 dc. La famosa rissa tra gladiatori nocerini e pompeani. “A night with dub blues notes “, sfondo Dub, note blues di pianoforte e una lunga passeggiata per la Costiera Amalfitana di notte ovviamente in estate, in buona compagnia. “The City of the Tigers”, pianoforte, organo hammond, lead, string.
Detroit fine anni 80. “Roads” invece è la traccia “dancefloor” dell’album, vortice di arpeggi, cruda e a tratti acida creata dopo la mia prima gig a Berlino.
Allora Raffaele, l’intervista è finita qui. Sei stato molto gentile, particolarmente sincero e simpatico.
Sarà un piacere continuare a parlare di te e della tua musica. Orgoglio made in Italy.
Guardate il b2b con Mills a Napoli.