L’iconico dj e produttore tedesco DJ Hell è pronto a pubblicare il suo sesto album in carriera, un richiamo e a un’epoca passata e irripetibile della musica elettronica e della club culture in genere.
La voce che girava qualche tempo fa, per cui si vociferava che Helmut Josef Geier aka DJ Hell avesse pronto il suo sesto album, si rivela fondata: per la precisione un album intitolato “House Music Box (Past, Present, No Future)“. Il titolo fa intendere un ritorno al classico, ai gloriosi fasti dell’elettronica statunitense che si declinava nei primi vagiti di house e techno nelle varie Chicago, Detroit, New York…
DJ Hell ha prima condiviso un singolo dal suddetto album, intitolato “Out Of Control“, attraverso uno spettacolare videoclip. Oggi possiamo ascoltare una seconda anteprima del full-lenght dal titolo “Jimi Hendrix” che include un estratto dalla registrazione dell’ultima intervista che il leggendario musicista ha rilasciato prima della sua morte.
Possono sembrare pochi sei album in ventisei anni di attività (dal 1994 al 2020 per intenderci), ma la grandezza di DJ Hell sta proprio nell’essere talmente dentro le dinamiche della club culture, quella più genuina, da riuscire ad esprimersi costantemente in modo non solo credibile, ma costantemente sorprendente e su alti livelli.
È un trasformista di quelli che vengono sicuramente influenzati dal suono del momento, senza mai prescindere da dei personali dogmi stilistici imprescindibili. Ha anche sempre dimostrato la capacità di saper rielaborare quelle sensazioni, per restituire al pubblico qualcosa di ancora più intrigante. Tutto ciò anche e soprattutto attraverso il lavoro di scouting con la sua gloriosa label International Deejay Gigolò.
Quando Hell lanciò il suo International Deejay Gigolos Empire nel 1996 la sua vena creativa ribelle conferì all’etichetta un’estetica punk fai-da-te. Impronta techno aperta ad una naturale sensibilità pop. L’etichetta si è immediatamente distinta e ha attratto artisti come Bryan Ferry, Fischerspooner, Vitalic, Grace Jones, Pet Shop Boys, Jeff Mills e Dopplereffekt.
Oggi, Gigolo a Berlino è per Hell ciò che la Factory di New York era per Warhol.
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