Introduzione all’artista. Moby: Richard Melville Hall
Richard Melville Hall (New York, 11 settembre 1965), meglio conosciuto come Moby, è un musicista e cantante statunitense. Lo pseudonimo nasce da un’idea della madre Elizabeth McBride Warner, in onore del parente lontano Herman Melville, autore del celebre romanzo Moby Dick. Il tutto nasce quando Richard ebbe due anni e suo padre morì prematuramente in un incidente stradale: questa profonda sofferenza lo travolgerà per tutta la vita e lo trasformerà in uno dei musicisti elettronici più importanti al mondo.
Trasferitosi prima dai nonni paterni, nella città di San Francisco, poi nella piccola cittadina Darien, dai nonni materni, Richard iniziò ad appassionarsi alla musica grazie alla collezione discografica di famiglia. Nel 1973, Richard iniziò a frequentare la Royle Grammar School, dove incontrerà quello che diverrà il suo migliore amico: l’attore Robert Downey Jr. I due iniziarono a frequentare un corso per imparare a suonare la chitarra. La sua carriera musicale iniziò nel 1980, quando entrò a far fa parte del gruppo punk Vatican Commandos, con il quale pubblicò un EP da 7″ intitolato “Hit Squad for God”.
Moby: Dal punk rock all’elettronica
Nel 1982 entrò all’università del Connecticut, da cui uscì l’anno dopo per lavorare come DJ al club MARS di New York. Dopo anni di esperienza come disc jockey, Richard riuscì ad entrare in contatto con i maggiori musicisti americani e si lanciò un un altro grande progetto, quello con gli Ultra Vivid Scene, con il quale rilasciò un album, nel 1990, sotto l’etichetta 4AD. Moby però, circondato dalle sue costanti e ingombranti insicurezze, non era ancora soddisfatto. Decise così di intraprendere una carriera da solista: nel 1990, incise il suo primo disco Time’s Up. Fu l’anno della svolta. Il cantante, grazie alla sua esperienza nei club e nelle discoteche, iniziò a conoscere sempre più questo mondo e si affermò nel tempo come musicista in tutto il mondo. Nel 1991 uscì Go, il suo quarto singolo, ispirato allo sceneggiato di David Lynch: I segreti di Twin Peaks. Moby ha venduto negli anni oltre 20 milioni di album e ha raggiunto il suo più grande successo internazionale con l’uscita del 1999, Play, suo primo disco d’oro e doppio platino che lo ha spinto a diventare una figura di riferimento della scena della musica dance elettronica.
Stile
Definire lo stile musicale di Moby sarebbe come credere di poter raccontare la forma e le origini dell’Universo: non si può spiegare ciò che semplicemente è. A volte, non ci resta che ascoltare, osservare e vivere. Le parole, o le immagini che siano, non possono fare altro che accarezzare questo flusso perpetuo ed imprevedibile. Lasciamoci andare. Chiudiamo gli occhi. Respiriamo. Richard Melville Hall è musica.
Discografia
Moby (1992)
Ambient (1993)
Everything Is Wrong 1995 –
Animal Rights (1996)
The End of Everything (1996)
Play (1999)
18 (2002)
Baby Monkey (2004)
Hotel (2005)
Last Night (2008)
Wait for Me (2009)
Destroyed (2011)
Innocents (2013)
Long Ambients 1: Calm, Sleep (2016)
These Systems Are Failing (2016)
More Fast Songs About the Apocalypse (2017)
Everything Was Beautiful, and Nothing Hurt (2018)
Long Ambients 2 (2019)
All Visible Objects (2020)
Frammenti sonori:
Porcelain
Armonia e purezza si incontrano in una traccia romantica dai toni caldi e malinconici. Dal synth pop americano al cantautorato italiano: Porcelain è un brano rivoluzionario che racchiude in sé la sensibilità di Lucio Dalla e la visionarietà di Philip Glass. Composta nel suo appartamento nel quartiere di Little Italy, il brano parla della fine di una relazione: “Sono stato molto coinvolto in questa storia con una donna davvero meravigliosa che ho amato molto. Ma sapevo nel profondo del mio cuore che non avremmo mai avuto una relazione veramente romantica. Quindi era come essere innamorato di qualcuno, con cui non dovevi stare“.
This is goodbye
Tell me
We Are All made of Stars
Un inno alla vita. La canzone fu scritta subito dopo l’attacco dell’11 settembre 2001 con l’intento di infondere speranza per un futuro migliore. Cerchiamo di rimanere noi stessi, senza dover necessariamente avere paura di questo mondo, infimo e distante. “Le persone cadono a pezzi, ma nessuno può fermarci adesso, perché siamo tutti fatti di stelle“.
My Weakness
Voci tormentate, suoni che sfiorano le stelle. Paura e speranze. Corsa e caduta. Scorrono le nuvole, il tempo si ferma. Scavi nel passato, rincorri il futuro. Piangi sorridendo. Sudi freddo. Urli. Ti risvegli.
“La mia debolezza”.