Drumcomplex e Dr.Motte ci presentano in anteprima esclusiva il brano “Day”, tratto dal nuovo “Wedance EP“.
Se amate la musica elettronica, ci sono alcuni eventi – memorabili – che avrete vissuto (o avreste voluto vivere): sicuramente la “Loveparade“ è fra questi. Non siamo qui per fare un salto nel passato, ma per parlare di due icone della musica, ovvero Drumcomplex e Dr.Motte.
I due hanno infatti annunciato un progetto in collaborazione, “Wedance EP“, in uscita l’1 luglio 2022. Se siete curiosi e non avete voglia di attendere, scorrendo potrete avere un assaggio della loro nuova fatica musicale. I due artisti ci hanno presentato uno dei brani in anteprima. Il singolo in questione è “Day”, e, come lascia presagire, esprime parte di quella dualità che attraversa tutto il progetto.
Quelle di Drumcomplex e Dr.Motte sono due anime molto differenti, tanto musicalmente quando ideologicamente. Proprio questa diversità rappresenta il punto di forza dell’intero progetto che ha fatto delle contrapposizioni – e dell’incontro tra opposti – l’elemento caratterizzante.
In “Wedance EP” infatti non emerge l’animo di uno dei due producer, ma qualcosa di nuovo: una simbiosi artistica tanto sfumata e complessa, quanto ben coesa e congeniale ai fini musicali. Aspetto,questo, assolutamente interessante perché dimostra come la sinergia fra due producer possa giocare un ruolo fondamentale nella riuscita di un suono identificativo.
Prima di passare all’ascolto della nostra PREMIERE (in esclusiva) e alla relativa intervista ai due autori, in successione potrete trovare la tracklist dell’intero progetto “Wedance EP“, firmata da Drumcomplex e Dr.Motte.
Tracklist “Wedance EP“:
1.Drumcomplex, Dr.Motte – Wedance (Original Mix) [Say What]
2. Drumcomplex, Dr.Motte – Day (Original Mix) [Say What]
3 Drumcomplex, Dr.Motte – Night (Original Mix) [Say What]
4 Drumcomplex, Dr.Motte – Wedance (Ramon Tapia Remix) [Say What]
PREMIERE
Ciao a tutti e benvenuti su Parkett Channel! Vorrei iniziare parlando della vostra vita e del vostro percorso musicale. Quando avete iniziato a suonare? C’è stato un motivo particolare che vi ha avvicinato a questo genere?
Drumcomplex (D): Ciao ragazzi, è un piacere parlare con voi! Il mio interesse per la musica in realtà è iniziato in tenera età. Mio padre aveva un registratore e ho sempre registrato musica dalla radio, penso che avessi circa 5 anni quando ho iniziato a farlo. Negli anni ’80 ascoltavo pop, poi a un certo punto sono passato al metal e al punk.
Quando alla fine degli anni ’80 arrivò l’acid house e poi l’onda techno non sentivo di essere connesso con quel suono. Ma poi una visita al club Düsseldorf 91 cambiò tutto.
Questa energia mi ha rapito immediatamente e da quel momento in poi mi trovavi ogni settimana nei negozi di dischi. Il resto è lo sviluppo della mia carriera.
Dr. Motte (M): Questa è una lunga storia. Sono cresciuto in un ambiente di musica classica a Berlino Ovest. Colleziono vinili e musica che mi colpiscono dal 1972. Mio fratello maggiore mi ha fatto conoscere l’electro-jazz e il rock-jazz, nonché la fusion nel 1974. Questi suoni mi hanno sbalordito.
Fino al 1979 sono andato a qualsiasi concerto jazz a Berlino, ho speso tutti i miei soldi per la musica (ride, ndr). Sempre nel 1979 ho scoperto John Peel; stavo gradualmente allontanandomi dal jazz e a Berlino c’era una nuova scena musicale come Maria, Einstürzende Neubauten.
Questo mi ha fatto impazzire di nuovo. Ascoltavo la musica dei white trash ovunque: John Peel suonava molta musica interessante. Ero un drogato di vinile. Nel 1986 abbiamo fondato il Club “Turbine Rosenheim” a Berlino.
Ogni settimana andavo al negozio di dischi perché volevo sempre avere i brani più recenti e le uscite più calde da riprodurre. Nel 1988 ho scoperto l’house music e l’acid house, da lì è nata la voglia di fare il primo Acid House Party a Berlino Ovest nel settembre 1988.
Era 1989: abbiamo iniziato con un’idea chiamata “Loveparade” per le strade di Berlino. Quella è diventata la più grande festa gratuita all’aperto del pianeta. Persone sono venute da tutto il globo per unirsi a questo movimento. Nel 1999 c’erano oltre 1,5 milioni di partecipanti.
Ha ispirato molte persone a far parte di questo spirito di parata d’amore. Nel 1989 il muro è caduto e all’improvviso la città era due volte più grande: avevamo molto più spazio libero – soprattutto nella parte est – che potevamo usare per realizzare le nostre idee musicali. Penso che questo spirito esista ancora oggi a Berlino. In condizioni normali, la cultura musicale di Berlino genera un fatturato annuo di 1,5 miliardi di euro.
“Loveparade” è stato un momento importante per la scena elettronica e per la club culture. Quanto sono cambiati i sentimenti della scena musicale in questi anni? E l’atteggiamento dei dj?
D: Tante cose si sono sviluppate nel bene, ma anche nel male; in passato, si trattava sempre di musica e della sua qualità. Il suono poteva essere ascoltata solo nei club o nei negozi di dischi – o forse su una registrazione su cassetta.
Oggi, attraverso i Fast Media, tutto può essere diffuso velocemente, cosa che può farti conoscere in modo altrettanto veloce in tutto il mondo, ma il valore della riproduzione (musicale, ndr) è infinitamente diminuita. Oggi non conta quello che sai fare, ma come ti presenti sui social. Siamo tutti soggetti a questa pressione per partecipare a un certo livello.
M: Tutto è diventato professionale. Il mercato è praticamente occupato da grandi giocatori (nel senso più negativo del termine, ndr). Sento mancare la creatività e l’innovazione nella musica dance elettronica. Sento molta musica che suona tutta allo stesso modo.
Con il mio background musicale, personalmente trovo tutto molto noioso. Molte persone fanno musica per l’etichetta discografica e non per un punto di vista artistico. Molti dj, musicisti e produttori pensano “questo e quello non va bene” o “il tempo è troppo veloce“.
La musica techno – dall’inizio fino ad oggi – è un campo di sperimentazione e innovazione musicale. Trovo che ormai questo sia solo una piccola offerta su bandcamp.
L’EP inizia con il brano “Wedance”, un titolo piuttosto esplicativo. Stiamo vivendo situazioni complesse, come la pandemia o la guerra in Ucraina. Quanto è importante tornare a vivere la musica insieme?
D: È stato un momento speciale per tutti noi. Ho sempre fatto musica per suonare per le persone davanti al palco e renderle felici.
Una situazione come quella che abbiamo vissuto, in cui abbiamo prodotto e pubblicato musica ad alta intensità senza poterla suonare nei club, è stata una sfida per me.
Avete titolato le due canzoni canzoni successive “Day” e “Night“. Mi piace pensare che questa dualità voglia rappresentare le vostre due personalità..
D: Viviamo permanentemente in dualità. Dr.Motte e io abbiamo decenni di esperienza musicale e penso che questa collaborazione consenta a tutto questo di emergere.
Ci siamo divertiti molto in studio ed era molto importante per noi produrre un EP sfaccettato.Penso che questo si senta bene. Il suono in “Day” è più chiaro ed esprime la luce; in “Night” il suono è molto più meccanico, molto più cupo e rappresenta quell’oscurità.
Il tuo nome è legato alla “Loveparade”. C’è un concetto filosofico importante spiegato da Hegel: il Zeitgeist, una sorta di forza invisibile che domina le caratteristiche di una data epoca. Quanto conta l’idea dell’amore per capire la nostra società? E nella tua musica l’amore ha un ruolo?
M: sono una persona spirituale. ho riflettuto molto. Se assumiamo che questo universo sia stato creato da un dio, allora lo spirito di questo dio è nel creato e in ogni cosa in questo universo. E assumiamo che questo dio abbia avuto l’idea di creare l’universo, lo ha fatto per amore di questa idea.
Se ora come musicista converto le mie idee in musica, sono molto vicino al principio divino. Se ho un’idea, posso farne musica con gli strumenti che ho a disposizione. Grazie.
Alla fine dell’EP possiamo ascoltare il remix di “Wedance” firmato da Ramon Tapia. Che tipo di sound volevate proporre con questa versione?
Ramon ha fatto davvero un ottimo lavoro. Ogni volta che suono “Wedance“, le persone vengono sempre da me e mi chiedono di cosa si tratti. Lo scorso fine settimana ho suonato ad Hannover al Klub Pan.
È stata una festa molto bella e il dj che ha suonato dopo di me ha detto che “Wedance” e il “Ramon Tapia Remix” erano i migliori brani del mio dj set. Queste frasi non fanno che confermare costantemente la nostra decisione. Il remix porta quell’energia che è già presente nel brano originale, anche in termini di climax.
In fine. Vorreste parlarci del vostro futuro musicale?
D: È molto soddisfacente tornare finalmente sul palco e suonare di nuovo. Quello è il mio habitat naturale dove mi sento a mio agio: sto suonando in molti grandi festival in Europa in questo momento e andrò in India alla fine di luglio per un tour di 5 tappe. Sono di nuovo impegnato in studio e cerco di passare più tempo possibile tra un concerto e l’altro.
M: Mi piace fare collaborazioni. E questo con Arnd è stato molto bello, e per questo lo faremo di nuovo. Ci vediamo a Berlino il 9 luglio 2022 e “rave the planet“!
ENGLISH VERSION
Hello to everyone and welcome on Parkett Channel! I would like to start this conversation with your life and your musical path. When did you start to play? Was there a particular reason beacuse you started to play electronic music?
Drumcomplex (D): Hello guys a pleasure to talk to you! my interest in music actually began at a very young age. My father had a tape recorder and I have always cut from the radio think I was about 5 years old. In the 80s it went from pop then at some point over to metal and punk.
Then when the end of the 80s came the acid house wave and later the techno wave I could not connect with the sound. But then a club visit in Düsseldorf 91 changes everything. This energy picked me up immediately.
From then on you could see me weekly in the record stores and the rest is then the development of my career
Dr. Motte (M): That is a long story. I grew up in a classical music environment in West Berlin. I collect Vinyl & Music that kicks me since 1972. My older brother introduced me to electric Jazz & Jazz Rock & Fusion 1974. That blew my mind. Till 1979 I went to any jazz concert in Berlin.
I spent all my money for music. 1979 I discovered John Peel. I was turning away from Jazz and in Berlin was a new music scene like Maria, Einstürzende Neubauten and the Atonal Music Festivals at the SO36. This blew my mind again.
So i was listening to electronic white trash music from everywhere because John Peel played a lot of interesting music. I was a vinyl junkie. In 1986 we started the Club „Turbine Rosenheim“ in Berlin. Every week I went to the record shop. I always want to have the latest and hottest tracks to play. In 1988 I discovered House Music & Acid House.
I did the first Acid House Party in West Berlin in September 1988. 1989 we started with an idea called “Loveparade” in the streets of Berlin. That became the biggest open air & free party on the planet. People came from all over the Planet to join this movement.
1999 with 1.5 million participants… that inspired a lot of people to be part of this loveparade spirit. 1989 the Wall Fell. All of a sudden the city was twice as big for us and there was a lot of free space in the east part which we could use to realize our music ideas. This spirit still exists in berlin today. Under normal conditions, Berlin’s music culture generates an annual turnover of 1.5 billion euros.
Loveparade was an important moment for electronic scene and in general for club culture. How much the feelings of music scene changed during these years? And the attitude of DJs?
D: So many things have developed for the good but also for the bad. In the past, it was always about music and its quality. The sound could be heard mostly only in the clubs or in the record stores or maybe on a recording on cassette.
Today, through the fast media, everything can be spread quickly, which can make you known quickly around the world, but the value is felt by the infinite reproduction decreased. Today, it’s not what you can do that counts, it’s how you present yourself in the social media. We are all subject to this pressure to participate to a certain level.
M: Everything went professional. The market is pretty much occupied by big players. I miss a lot of creativity & innovation in the electronic dance music. I hear a lot of music that sounds the same. With my musical background I personal find this very boring. Many people make music for the record label and not from an artist point of view.
To many dj musician & producers think this and that is not good or the tempo is to fast. Tome techno music from the beginning till today is a field for musically experiments and innovation. I find that a little bid on bandcamp.
The EP starts with the titletrack” Wedance”. The title is explicative. During these years we are living a complex situations – such as the pandemic or Ukraine War.Your music want to arouse interest in sociality. This is very important expecially in this moment. How much important is to go back to experiencing music together? Do you prefer closer situation, like club, or wider like festival?
D: It was a special time for all of us. I have always made music to play for the people in front of the stage and make them happy.
A situation like last time where we produced and released high energy music and couldn’t play in the club was challenging for me.
The second and the third describe an important duality. You title these two songs “Day and Night”. I like to think this duality want rappresent your two personalities. This two tracks are completely different. Do you feel you are disposed to yourself in the sound of “Night” or “Day”? How much has your colleague influenced the making of your personal sound on this EP?
D: We permanently live in a duality Motte and I come from decades of music experience. I think the collaboration between the two of us in the creation of the tracks allows this to flow.
We had a lot of fun in the studio and it was very important to us to produce a multifaceted EP. I think you can hear that well. The sound in Day is more light expressing the light and Night is a very obscure mechanical track describing the dark
Your name is connected to “Loveparade“. I would like to start with a question about it. There is an important philosophical concept wich is explained by Hegel: the concept of Zeitgeist. This is a sort an invisible force which domain the characteristics of a given epoch. How much important is the idea of love to understand our society? And in your music does love play a role?
M: I am a spiritual person. i have contemplated a lot. so if we assume that this universe was created by a god, then the spirit of this god is in the created and in everything in this universe.
That this god had the idea to create this universe, then he did that out of love for this idea. if i now as a musician convert my ideas into music, I am very close to the divine principle. If i have an idea, i can make music out of it with the instruments that are available to me… thank you.
What is the role of day/light in your life? Do your prefer to work at music during the day or the night?
M: I can make music anytime. To be inspired and being creative is more important to me.
At the end of EP we can listen Ramon Tapia’s Wedance Remix. The sound of this version is even more powerfull than original version.Why did you choose Ramon Tapia? What kind of sound would you like to propose with this Remixed version? Are you satisfied by it?
Thanks Ramon. You did a really good job. Whenever I play “Wedance”, people always come up to me and ask what it is. Last weekend I played in Hannover at the Klub Pan. It was a very good party and the dj who played after me said that “Wedance” and the “Ramon Tapia Remix” was the best track in my DJ set. That confirms this decision. The remix brings the energy that is already in the track, even to the climax.
At the end. Would you like to speak about your musical future?
D:It’s so satisfying for me to be back on stage and playing again. This is my natural habitat where I feel comfortable. I’m playing a lot of great festivals in Europe right now and I’m going to India at the end of July for a 5 stop tour. I’m busy in the studio again and try to spend as much time there as possible between gigs. thank you from the bottom of my heart for the interview.
M: I love to do collaborations. And this one with Arnd was a very good one. So lets do it again. See you in Berlin on July 9 2022 & “rave the planet“!