fbpx

Abbiamo intervistato Francesco De Marzo, aka Pyramidal Decode, giovane e promettente producer/DJ italiano, in occasione del suo nuovo album che presto uscirà su Axis Records, l’etichetta di Jeff Mills.

Non molto tempo fa le strade di Parkett e di Pyramidal Decode si erano già incrociate. Il momento era quello dell’uscita del suo secondo EP per la DEAD CERT. Records, Olympic Era. Ma questo ragazzo è un vulcano di idee e sta avendo una crescita esponenziale che lo ha portato, in pochissimo tempo, alla corte di uno dei miti della techno music, Jeff Mills.

Francesco, questo il suo nome di battesimo, è giovanissimo, ha ventitre anni, e fa musica da quando ne ha quattordici. Artista poliedrico ha imparato da adolescente prima a suonare strumenti più classici, per poi innamorarsi di quelli definiti digitali che gli permettono, a suo dire, proprio di lavorare sul suono, di manometterlo e distorcerlo a suo piacimento come un artigiano fa con la creta.

Infatti, la musica di Pyramidal Decode difficilmente si può confinare in un genere preciso, va dalla ambient all’hard industrial, caratteristica che lo ha portato a uscire con diverse label come la Dynamic Reflection o Modularz, oppure ancora su la Edit Select o la Devotion di Fernanda Martins.

Oggi in anteprima per Parkett abbiamo una traccia estratta dal suo nuovo album presto nel catalogo di Axis Records (AXIS- The Escape Velocity). Inoltre, abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere proprio con l’artista, il quale ha le idee ben chiare su diversi punti.

Buon ascolto e buona lettura.

 

Pyramidal Decode – Cosmic Paradox Album

Pyramidal Decode

TRACKLIST

  1. Dark Night Sky
  2. Infinite Extension
  3. Homogeneous
  4. Immutable
  5. Eternal
  6. Finitely Old
  7. Redshift
  8. Static Universe
  9. Visible Light
  10. Bright Sky

L’intero album di dieci tracce parte da una semplice riflessione: “Se l’universo è pieno di stelle, perché di notte non osserviamo un cielo luminoso?”, questo è conosciuto come il Paradosso di Olbers, ed è il concetto trainante che ispira titoli e suoni. Comunque, sarà proprio Pyramidal Decode a spiegarci meglio cosa voleva intendere poco più in basso, nell’intervista.

Label: AXIS- The Escape Velocity
Artista: Pyramidal Decode
Titolo: Cosmic Paradox
Formato: Album
Formato Release: Digitale
Data Release: 25 febbraio 2022
Cat. No. ASD057
Distribuzione: AXIS Shop
Dominio: www.axisrecords.com

INTERVISTA

Ciao Francesco, aka Pyramidal Decode, benvenuto in Parkett. È un piacere intervistare un artista italiano che sta riscuotendo successo ovunque. Ho visto che ultimamente sei tornato a suonare dal vivo, se non sbaglio in Spagna. Come è stato tornare dietro le console davanti al pubblico? Quali emozioni?

Ciao Nicola, innanzitutto grazie per avermi invitato su Parkett, è fantastico essere intervistato da un canale di tale spessore nella scena Elettronica Italiana.
Si, recentemente dopo un lungo stop a causa delle restrizioni per la pandemia sono tornato dietro la console, ho avuto il piacere di suonare in Bulgaria, a Sofia, ed in Spagna, a Madrid. È stato incredibile tornare ad interagire con così tante persone, vedere un club pieno, una pista gremita di gente e poterci suonare, dopo due lunghissimi anni di distanziamento sociale avevo quasi dimenticato come fosse la Club/Nightlife.

In fin dei conti sei riuscito a decodificare la piramide arrivandone sulla punta. Infatti, a breve uscirà il tuo nuovo album “Cosmic Paradox” su Axis Record, l’etichetta di un pilastro della musica elettronica, Jeff Mills. Com’è stato collaborare con lui e il suo entourage?

Sono estremamente orgoglioso di aver raggiunto questo traguardo, per me (come per molti) Jeff Mills è una leggenda della Techno, i suoi lavori sono sempre stati fonte di grandissima ispirazione e dedizione; seppur rilasciare un album da 10 tracce su Axis sia un vero e proprio sogno diventato realtà credo di non aver ancora raggiunto l’apice, non si smette mai di imparare e questo tipo di soddisfazioni mi incoraggiano a continuare così. Lavorare con Jeff Mills e lo staff di Axis Record è stato molto costruttivo, l’attenzione e la cura nei confronti dei progetti sono la chiave per sfornare lavori di qualità.

Pyramidal Decode

Quando ne abbiamo parlato mi dicevi che “Cosmic Paradox” segue un’idea molto particolare, il Paradosso di Olbers. Ci puoi spiegare come nasce il progetto e quale connessione sussiste tra la tua musica e questo concetto?

Da amante dei ‘Paradossi’ ho scelto di creare un album leggermente diverso dal mio stile musicale basato sul ‘Paradosso di Olbers’. “Perchè di notte il cielo è buio?” Nonostante l’universo sia colmo di stelle di notte ci risulta non illuminato, ciò può essere causato dal fatto che l’universo è in continua espansione. Basandomi su questo ho pensato a “Cosmic Paradox”: un album molto introspettivo che ha un dualismo di fondo, tra la luce e il buio, come del resto l’universo. Questo rende l’intero lavoro dinamico, gli dà un moto proprio, possiamo infatti ritrovare questo dualismo anche nelle stesse tracce, alcune più veloci e altre più lente, altre invece salgono gradualmente creando un’atmosfera di tensione ma è come se tutte avessero un pattern sempre uguale, nella loro diversità sono in realtà ripetitive, come se seguissero il concetto di cosmologia frattale.

E per il futuro? C’è qualcosa su cui stai lavorando e che ci puoi anticipare?

Il 2022 sarà un anno pieno di musica, nei prossimi mesi rilascerò diversi Ep su alcune etichette molto importanti per me. Uscirà un album su CD da 12 tracce seguito da un altro CD con 12 remix da parte dei produttori che supporto e stimo maggiormente. Ma al momento preferisco non anticipare niente… seguitemi e lo scoprirete! (ride)

Molti nostri lettori sono curiosi di sapere quali set-up vengono utilizzati dai DJ e Producer affermati. Tu come crei la tua musica?

Solitamente il mio approccio alla produzione è ibrido, mi piace lavorare molto su Ableton spesso usando ciò che registro dalle mie Elektron Digitakt e Analog4 o dal mio (seppur piccolo) sistema modulare; amo processare suoni fino a raggiungere sonorità completamente differenti dal suono di partenza, mi piace esplorare diversi lati di me e il mio workflow è in continua evoluzione. A proposito di questo, il 10 marzo terrò un Masterclass di due ore per la crew di Beatworx in cui mostrerò approfonditamente come produco la mia musica.

Pyramidal Decode

Infine, vorrei concludere con una mia curiosità sulla scena elettronica locale.

Infatti, mi è capitato spesso di parlare con producer e DJ italiani, che stavano riscontrando un enorme successo in giro per il mondo, ma che faticavano ad emergere proprio in Italia. È successo anche a te? E cosa ne pensi a riguardo?

Bella domanda! Non è semplice darti una risposta… inizio dal fatto che anche per me come per tanti altri è

difficile trovare spazio proprio in Italia, pur essendo un paese con tantissimi grandi produttori nella scena Techno (e non solo) per i DJ emergenti è molto complicato trovare spazio. Partendo dal Governo Italiano che non supporta in alcun modo realtà del genere, passando da una generazione non abituata ed educata a frequentare club e locali per ascoltare nuova musica e finendo con le nuove generazioni sempre meno interessate alla reale Club Culture; credo che tutto ciò faccia sì che le poche feste rimaste vengano riservate ai grandi della scena e a chi si impegna a far da Promoter oltre che da DJ, trascurando buona parte degli artisti italiani che, seppur meno rinomati, stanno riscuotendo un grande successo fuori dal nostro paese.

Mi trovi abbastanza d’accordo, sei stato molto esaustivo e sincero. Grazie Francesco.

Grazie a te.

Pyramidal Decode

ENGLISH VERSION

Ciao Francesco, aka Pyramidal Decode, welcome to Parkett. It is a pleasure to interview an Italian artist who is enjoying success everywhere. I have seen that you have recently been back playing live again, if I’m not mistaken, in Spain. What was it like to go back behind the consoles in front of the public? What emotions?

Hi Nicola, first of all thank you for inviting me to Parkett, it’s fantastic to be interviewed by a channel of this quality in the Italian electronics scene. Yes, recently after a long stop due to pandemic restrictions I went back behind the console, I had the pleasure of playing in Bulgaria, in Sofia. and in Spain. in Madrid.

It was incredible to get back to interacting with so many people, to see a full club, a dancefloor full of people and to be able to play there, after two very long years of social distancing I had almost forgotten what the Club / Nightlife was like.

After all, you were able to decode the pyramid by reaching its tip. In fact, your new album “Cosmic Paradox” will soon be released on Axis Record, the label of a pillar of electronic music, Jeff Mills. What was it like collaborating with him and his entourage?

I am extremely proud to have reached this milestone, for me (as for many) Jeff Mills is a Techno legend, his works have always been a source of great inspiration and dedication; Although releasing a 10-track album on Axis is a real dream come true, I believe I have not yet reached the pinnacle, you never stop learning and this kind of satisfaction encourages me to continue like this. Working with Jeff Mills and the Axis Record staff has been very constructive, the attention and care for projects are the key to churning out quality work.

When we talked about it you told me that “Cosmic Paradox” follows a very particular idea, the Olber Paradox. Can you explain how the project was born and what connection exists between your music and this concept?

As a lover of ‘Paradoxes’ I have chosen to create an album slightly different from my musical style based on the ‘Olber’s Paradox’. “Why is the sky dark at night?” Although the universe is full of stars, the night is not illuminated, this may be caused by the fact that the universe is constantly expanding. Based on this, I thought of “Cosmic Paradox”: a very introspective album that has an underlying dualism, between light and dark, just like the universe. This makes the whole work dynamic, gives it its own motion, in fact we can find this dualism even in the same tracks, some faster and others slower, others instead gradually rise creating an atmosphere of tension, but it is as if they all follow a pattern always the same, in their diversity they are repetitive following the concept of fractal cosmology.

And for the future? Is there something you are working on that you can anticipate?

2022 will be a year full of music, in the coming months I will release several EPs on some very important labels for me. A 12-track CD Album will be released followed by another CD with 12 remixes from the producers I support and admire most. But now I prefer not to anticipate anything… follow me and you will find out! (laughs)

Many of our readers are curious about which set-ups are used by established DJs and Producers. How do you create your music?

Usually my approach to production is hybrid, I like to work a lot on Ableton often using what I record from my Elektron Digitakt and Analog4 or from my (albeit small) modular system; I love to process sounds until they reach completely different sounds from the starting sound, I like to explore different sides of me, and my workflow is constantly evolving. Speaking of which, on March 10th I will hold a two-hour Masterclass for the Beatworx crew in which I will show in depth how I produce my music.

Finally, I would like to conclude with my curiosity about the local electronic scene. In fact, I often happened to talk to Italian producers and DJs, who were experiencing enormous success around the world, but who were struggling to emerge in Italy. Did it happen to you too? And what do you think about it?

Good question! It is not easy to give you an answer… I start with the fact that for me as well as for many others it is difficult to find space in Italy, despite being a country with many great producers in the Techno scene (and not only) for emerging DJs it is very difficult to find space. Starting from the Italian Government which does not in any way support such a reality, passing from a generation not accustomed and educated to attend clubs and clubs to listen to new music and ending with the new generations less and less interested in the real Club Culture; I believe that all this means that the few remaining parties are reserved for the greats of the scene and for those who undertake to be a Promoter as well as a DJ, neglecting most of the Italian artists who, although less renowned, are enjoying great success outside our country.

You find me quite agree, you have been very thorough and sincere. Thanks Francesco.

Thank you.