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Il Berghain di Berlino: tanti si dice e tanto si continua a dire su questo locale, considerato il miglior club del mondo da moltissimi. Saprete benissimo della label associata allo storico club, la Ostgut Ton, nata nel 2005 e e considerata una delle migliori etichette del panorama techno.

Ruba il menù del Berghain e lo mette in vendita su eBay

Ma quanti sanno che questa label deve il suo nome all’antenato del Berghain? Il Berghain non solo non si è sempre chiamato così, ma non è nemmeno nato nella celeberrima ex centrale elettrica.

L’Ostgut, infatti, sorgeva a due passi dalla East Side Gallery, dove ora si trova l’arena O2 World. Nato nel 1999 come locale gay dalle ceneri dello Snax, l’Ostgut ha rapidamente conquistato anche il pubblico etero con la sua ampia proposta e lo stile essenzialmente minimale. All’interno trovava spazio già al tempo il Panorama Bar, che, come oggi, soddisfaceva chi preferiva sonorità più house.

Guida illustrata per entrare o non entrare al Berghain

Secondo alcune testimonianze, pare che entrare nell’Ostgut era molto meno problematico che entrare al Berghain: ci si impiegava davvero poco a varcare l’ingresso e ritrovarsi in pista a ballare sui dischi messi da André Galluzzi (vera star dell’Ostgut), Marcel Dettmann o Boris. L’atmosfera era delle migliori che si possano desiderare in un club; alcuni racconti affermano che “all’Ostgut uno non si sentiva mai troppo vecchio o troppo giovane, vestito troppo bene o troppo casual, troppo agiato o troppo povero”.

Nessuno nel 2003 pensava che i proprietari sarebbero riusciti a trovare una location adatta a ricreare quell’atmosfera, ma pare che, invece, ci siano riusciti eccome. Oggi, però, dell’Ostgut non rimane più nulla. O quasi.

Cercando e ricercando in rete, infatti, siamo riusciti a trovare (non senza qualche difficoltà) una gallery che raccoglie alcuni dei flyer che sponsorizzavano gli eventi dell’Ostgut tra il febbraio del 2000 e il dicembre del 2003. Potete trovare la gallery QUI.

Alberto Zannato