Un viaggio alla (ri)scoperta di questo genere di musica elettronica che ha segnato un’epoca.
I mitici anni ’90 sono volati via così velocemente che parlarne mette un po’ di tristezza. Facciamoci dunque coraggio e ricordiamoli insieme perché per la nostra amata musica elettronica quello fu un periodo d’oro e fecondo di successi. In quel tempo nasceva infatti la Eurodance, un genere di electro che impiegava insieme elementi techno, house, trance e del sano hi-NRG.
La “dance” – con questo nome non propriamente corretto viene ricordata dal grande pubblico – divenne popolare a partire dal 1990 e prese il posto di sonorità di successo come la jungle music e l’ambient house, nate entrambe in Inghilterra e poi giunte solo successivamente sino alle nostre orecchie.
In sostituzione a questi stili inimitabili di metà anni ottanta, che nonostante abbiano più di 30 anni a noi piacciono ancora tantissimo, arrivò la Eurodance con le sue voci melodiche, a volte rappate, ed i suoi sintetizzatori e drum machines che “spaccavano” letteralmente. Se vi sembra che il linguaggio che stiamo usando sia un po’ troppo tecnico, provate a chiudere gli occhi, sgombrate la mente da ogni pensiero e tornate indietro al tempo in cui cantanti come Alexia e Double You furoreggiavano con brani che venivano continuamente trasmessi in radio. Sicuramente le loro hit erano presenti anche sulle cassette a nastro magnetico dei vostri walkman. Quella era la dance anni ’90!
Melodie dolci e positive e ritmi bassi: un binomio perfetto
La Eurodance ci manca davvero tanto, inutile negarlo. In particolare, ci sentiamo come orfani di quelle sonorità dolci, veri e propri inni alla positività che trattavano tra l’altro di tematiche come l’amore, accompagnate da un sottofondo di “kick” di grancassa che riusciva ad animare una qualsiasi pista da ballo, anche improvvisata. Il binomio ritmi bassi, fatti di 125 battiti per minuto, e melodie scritte in tonalità minore ha segnato un’epoca, così come i suoi indiscussi protagonisti.
Abbiamo già menzionato artisti come Alexia ma è d’obbligo, per completezza d’informazione, citarne altri parimenti famosi tra cui: Aqua, Corona, Groove Coverage e 2 Unlimited. A conclusione del paragrafo vogliamo infine ricordare almeno due brani storici ed indimenticabili della musica elettronica di fine XX secolo come “What is love” di Haddaway e “Children” dello scomparso Robert Miles. Il primo è una celebrazione del sentimento di viva affezione, mentre il secondo una ballata paradisiaca nobilitata dall’uso sapiente del pianoforte in grado di farci evadere dai pensieri della vita quotidiana.
I contrasti musicali degli anni ’90
Musicalmente gli anni ‘90 hanno rappresentato uno spartiacque per gli addetti ai lavori, come Max Pezzali ben sottolineò qualche anno fa ricordando che in quel periodo ai primi posti delle classifiche musicali si trovavano contemporaneamente gruppi come i Nirvana ed hit di solisti provenienti dalla Eurodance. Dal 1990 fino ai primi del 2000, abbiamo vissuto anni segnati da contrasti e confronti musicali, di rivoluzioni mancate e di fenomeni che hanno segnato una generazione intera.
Pensiamo ad esempio al walkman, che proprio quest’anno ha compiuto 40 anni, e che nel corso degli anni ‘90 si diffuse massivamente, diventando il primo strumento per la musica portatile tanto da essere usato anche ai tavoli verdi dai giocatori durante le loro interminabili. sessioni di gioco. Tutte le cose, si sa, hanno un inizio ed una fine, così anche la Eurodance scomparve dalla scena. Per quale motivo tale genere di electronic music perse lentamente di appeal?
L’avvento della tecnologia ed il nuovo panorama musicale
Per spiegare le motivazioni per le quali abbiamo assistito alla graduale scomparsa della Eurodance, a partire dall’anno 2000 in avanti, sarebbe necessario scrivere un articolo ad hoc di più pagine. In questa sede, provando a sintetizzare al massimo, potremmo dire che tra le cause principali va menzionata l’avvento della tecnologia.
Grazie a computer e software sempre più sofisticati è stato possibile per i nuovi autori produrre musica elettronica utilizzando il solo pc. Tutto questo, come si può ben comprendere, modificò il panorama melodico di allora, portando alla nascita di fenomeni come la french touch o french house che, insieme al genere grime, hanno inaugurato il periodo musicale elettronico post-moderno.