L’ipotesi è stata confermata dall’ex collaboratore e batterista Quinn Smith: sembra che il duo parigino stia lavorando al quinto album. Cosa dobbiamo aspettarci?
Sono trascorsi dieci anni dall’uscita di “Random Access Memories”, l’ultimo album dei Daft Punk riproposto in versione drumless in occasione del suo decimo anniversario (2023). Un vero e proprio regalo ai fan del duo francese, scioltosi ufficialmente nel febbraio 2021 nonostante le successive pubblicazioni.
A far trapelare la notizia è Quinn aka Quinn Smith, percussionista e batterista che collaborò con il gruppo come turnista durante le registrazioni di Random Access Memories. L’album, prodotto nel 2013, ha vinto un Grammy per la categoria miglior album\dance elettronico.
In un’intervista ad alt.news 26:46, Quinn ha svelato alcuni retroscena della collaborazione con il duo francese, formato da Thomas Bangalter e Guy-Manuel de Homem Christo. Racconta di essere stato l’ultimo ad entrare nel progetto, ma il primo a collaborare per l’album successivo, pensato in origine per una pubblicazione postuma a R.A.M.
Quinn dichiara di aver assistito alla genesi del progetto nel 2018. «Thomas aveva questa tastiera collegata ad un programma per computer e stava semplicemente sperimentando. Schiacciava i tasti a caso, in quel momento la cosa importante era trasmettere vibrazioni. Io stavo al piano e lui al mixer, cercando di creare qualcosa.»
Questo materiale sarebbe stato pensato per il quinto album dei Daft Punk, un disco senza nome, secondo Quinn, «che potrebbe diventare un sacco di cose.»
È proprio il batterista a sperare in un nuovo disco dato che, nonostante abbia chiesto al duo il permesso di parlare di questo “album perduto” e lo abbia ottenuto, al momento non esiste alcuna comunicazione ufficiale.
Quinn conclude l’intervista così: «Continuo a sentirli. Mi dicono che ci stanno lavorando, che qualcosa sta uscendo dallo scrigno. Addirittura, ho chiesto il permesso di parlarne, sono persone molto riservate. E sono anche fantastici».
Cosa dobbiamo aspettarci? I Daft Punk hanno segnato la storia dell’elettronica internazionale con solo quattro album in studio. Dai primi esperimenti di “Homework”, reduci dell’influenza synth-pop tipica degli anni ’80, alla maturità di “Discovery”, che servì da spunto per la realizzazione del film d’animazione giapponese Interstella 555.
Gli ultimi due album “Human After All” (2005) e “Random Access Memories” (2013) hanno sicuramente consacrato il successo mainstream dei Daft Punk, dimostrando che da Thomas e Guy possiamo aspettarci di tutto.
Un sodalizio irripetibile durato 28 anni che ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica e ha costruito una fanbase affezionata che oggi più che mai spera nel ritorno del duo parigino. È davvero giunto il momento?