Recondite fa parte della ristretta cerchia di produttori che sono riusciti a trovare perfettamente il loro sound. In soli cinque anni il tedesco ha portato il suo stile sulle consolle di tutto il mondo, facendosi ambasciatore di quella techno lenta e melodica che si sta prepotentemente guadagnando una posizione di rilievo nella scena del clubbing internazionale.
Think Twice, il suo ultimo EP che vedrà la luce il 20 Aprile su una delle etichette più adatte per le sue produzioni, l’ italiana Life and Death, purtroppo aggiunge poco o niente a quello che Recondite era già riuscito ad esprimere splendidamente con i suoi ultimi dischi.
La traccia che apre l’ EP, l’ omonima Think Twice, seppur molto lontana dalle vette ambient techno sfiorate con imprescindibili tracce quali Leafs, è senza dubbio un piacevole ascolto, situato a metà strada tra il club ed il divano di casa: la pecca di Think Twice però, ovvero la quasi completa assenza di spunti originali, salta subito all’ occhio (pardon, all’ orecchio), soprattutto se si sono ascoltati gli ultimi lavori del nostro Recondite. Serak, secondo ed ultimo pezzo dell’ EP, procede sulla falsariga della prima traccia, prendendo più di uno spunto da un altro suo lavoro riuscito benissimo, Caldera, senza però riuscire ad arrivarne agli stessi livelli stilistici, se non altro perché una produzione fatta bene, ma molto simile ad un’ altra uscita 6 mesi fa, risulterà sempre poco piacevole rispetto a quest’ ultima.
In sintesi: altro buon lavoro del tedesco, ma visti gli elevati standard a cui Recondite ci ha abituati, questo EP lascia un po’ con l’ amaro in bocca: non tanto per la (buona) produzione in sé, quanto perché ha l’ aria di un contentino con cui probabilmente Recondite sperava di bissare il successo ottenuto con Caldera.