RICO CASAZZA, LEAVING LAS VEGAS EP: UN VIAGGIO SENZA FINE
[review]
di Pier Paolo Iafrate
Come molte grandi etichette prima di questa, Cartulis è una nuova imprint che deriva da un party di Londra. Rinomato per la politica sfrenata del divertimento e per la musica rigorosamente underground
le loro serate hanno ospitato alcuni dei più famosi dj della scena nel corso degli anni, con ospiti come Audio Werner, Claro Intelecto, Shaun Reeve , Luke Solomon, Glimpse, Subb – An e Arnaud Le Texier.
Per il primo party della label, il capo etichetta Unai Trotti invita Rico Casazza per fare un po’ di casino, un lavoro che il dj producer svolge con sontuosa facilità, come in “Leaving Last Vegas EP”.
Questo suo EP fa sudare, è dark ed atmosferico, il fascino delle originali melodie sono giustamente in linea con il party stesso. La prima traccia, ‘Leaving Las Vegas’, appunto, è impregnata di delicati corni e segue un cauto ma astuto loop, è un percorso seducente che porta con sè una mercanzia imprevedibile, dall’inizio alla fine, i suoni sono totalmente avvolgenti ed innovativi.
Joel Alter poi scava in profondità per il primo dei remix con un basso ed una cassa molto più incisiva, con il suo remix della title track quello che è avvolto in toni minacciosi e sottili avanza di progressione.
Il secondo original mix è ‘Departures‘, un brano che stringe l’occhietto ai suoni aeroportuali. Si tratta di una proposta unica ed originale di certo, ma piuttosto che andare per la novità rispetto la traccia precedente, mantiene ancora un accordo stridente. Questa volta , il brano viene remixato da niente popo di meno che Brendon ‘ Echologist ‘ Moeller, che libera le originali sfaccettature percussive in favore di un eco più dub, ispirato da una Tr909.
Un inizio seriamente promettente e di buon gusto per l’italiano Rico Casazza, siamo sicuri che ne sentiremo parlare a lungo e gli auguriamo un 2014 fantastico.
Pier Paolo Iafrate