Si intitolerà “Electronic Voyager” il nuovo documentario che racconterà la vita e le straordinarie invenzioni del pioniere dei sintetizzatori, Robert Moog.
Robert Arthur “Bob” Moog (1934-2005) è stato un innovatore nel mondo della musica elettronica, contribuendo ad espandere i confini dell’espressione sonora applicando l’innovazione alla categoria degli elettrofoni.
L’invenzione del sintetizzatore Moog, nel 1964, ha rivoluzionato quasi ogni genere musicale, offrendo agli artisti nuove possibilità con cui esprimere la propria creatività facendo collidere musica, scienza e immaginazione.
Per molti musicisti l’avvento del sintetizzatore ha significato un cambiamento radicale i cui effetti a lungo rilascio sono ancora in corso, a 50 anni di distanza, come dimostra l’attenzione da parte delle case produttrice e degli addetti ai lavori nei confronti di questo strumento che ha segnato l’evoluzione del suono elettronico.
Il team di produzione che ha già curato il film “I Dream Of Wires” sulla storia dei synth modulari ha lanciato un crowdfunding per la realizzazione di un documentario per raccontare la vita di Robert Moog.
Il progetto Electronic Voyager è firmato, infatti, dalla media factory di Toronto Waveshaper Media, che avrebbe già completato le interviste ad alcuni protagonisti del film, quali Jean-Michel Jarre, Gary Numan e Rick Wakeman.
Come recita la sinossi, il documentario segue Michelle Moog-Koussa, figlia dell’ingegnere del suono statunitense, in un’emozionante viaggio on the road attraverso gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e alcuni paesi europei sulle tracce dell’eredità musicale lasciata dal padre Bob.
Electronic Voyager, nelle intenzioni dei filmaker, ripercorre le fasi salienti della vita di Robert Moog: dalla sua nascita a New York, passando per gli studi di ingegneria, le collaborazioni che hanno sviluppato la sua creatività fino alla nascita dell’azienda che porta il suo nome, Moog Inc.
Il budget iniziale del film è stato raccolto grazie ad una campagna Kickstarter lanciata nel 2016, ma attualmente Waveshaper Media sta provando a raccogliere i restanti 40 mila euro necessari a coprire i costi di post-produzione con un fundraising via Indiegogo.
Waveshaper Media ha annunciato inoltre la pubblicazione di una raccolta in vinile di early tracks realizzate con i sintetizzatori Moog: “Electronic Voyages: Early Moog Recordings 1964-1969” sarà riservata soltanto ai backers che finanzieranno l’operazione attraverso Indiegogo, in un’edizione limitata disponibile sulla pagina della campagna in corso.
Se entro la fine del mese l’operazione di crowdfunding arriverà al traguardo stimato (della cifra richiesta finora sono stati raccolti soltanto 6 mila euro), Electronic Voyager vedrà la luce nell’aprile 2020.
Electronic Voyages: Early Moog Recordings 1964-1969
Tracklist
A1. Robert Arthur Moog – ‘The Abominatron’
A2. Herbert Deutsch – ‘Jazz Images, A Worksong And Blues’
A3. Joel Chadabe - ‘Blues Mix’
B1. Lothar and the Hand People – ‘Milkweed Love’
B2. Intersystems – ‘Changing Colours’
B3. Ruth White - ‘The Clock’
B4. Max Brand – ‘Triptych’
B5. Paul Earls - ‘Monday Music’