Dopo un altro stop, questa volta dovuto alla pandemia, ritorna nella cornice post-industriale del distretto culturale DumBo di Bologna, roBOt, uno dei festival più importanti e longevi di musica e cultura elettronica nel nostro Paese.
Confermata la dodicesima edizione dell’happening organizzato da Shape, l’associazione impegnata da 20 anni nel promuovere con le sue iniziative, l’arte digitale e la musica elettronica. Come sempre, a fare da cornice alla manifestazione sarà la città emiliana che da quasi mezzo secolo è sinonimo di creatività e dinamismo. Nello specifico ROBOT12 si svolgerà il terzo weekend di giugno nel distretto urbano multifunzionale di via Casarini, DumBo. L’area (ex scalo del gruppo ferroviario FS) si sviluppa su una superficie di circa 40.000m2 di cui 20.000m2 all’aperto e 18.000m2 al coperto.
Il corpo organico come un territorio di confine
Quest’anno il tema della manifestazione sarà “Bordes”, inteso come i confini organici ed emozionali del nostro corpo che ci prepariamo a valicare grazie alla conoscenza ed alla sperimentazione, per entrare nella società del futuro. Ma anche i confini dettati dal distanziamento sociale che aumentano lo spazio tra la musica e l’individuo. Sarà un evento focalizzato sull’evoluzione delle arti sonore e visive, nel processo simbiotico tra essere umano e nuove tecnologie, dove la musica ballata darà spazio alla percezione del suono ed alla valorizzazione della performance artistica.
La nostalgia di ciò che è stato
Gli artisti dell’edizione 2021 sono più o meno quelli che erano stati annunciati per l’edizione che si doveva tenere ad ottobre dello scorso anno. Un palinsesto tutto italiano, lontano almeno in parte da quello delle edizioni passate, che hanno visto alternarsi negli anni, alcuni tra i più grandi musicisti di musica elettronica del pianeta.
Anche se quest’anno non vedremo al ROBOT performance come quelle di John Talabot, Helena Hauff, o un back to back tra Daphni e Floating Points, potremo comunque contare sulla presenza di una imperdibile selezione di talenti italiani di fama internazionale. Caterina Barbieri, Donato Dozzy e Lorenzo Senni, sono vecchie conoscenze dell’evento, che insieme al fondatore e art director, Marco Ligurgo, hanno redatto la lista di artisti che compongono l’edizione numero 12 del ROBOT festival di Bologna. Altro nome certamente di livello è quello di Khalab (Raffaele Costantino), dj, producer e conduttore radiofonico di Musical Box su Radio 2, che per l’occasione presenterà il suo ultimo lavoro M’berra.
Un disco dalle sonorità afro-futuristiche pubblicato la scorsa settimana su etichetta Real Word di proprietà di un certo Peter Gabriel, e realizzato insieme ad un collettivo di musicisti malesi del campo profughi di M’berra nell’Africa occidentale.
Scorrendo la line up troviamo anche Godblesscomputers , altro talento italiano che a dicembre ha pubblicato il suo nuovo lavoro The Island.
La Line-up
Di seguito la line-up completa in ordine alfabetico degli artisti che prenderanno parte al ROBOT festival dal 18 al 20 giugno:
Bruno Belissimo
Capofortuna
Carolaina Losa
Donato Dozzy + Neel + Filippo Scorcucchi
Edera
Eva Geist
Fera
Games with flames from Mutonia
Godblesscomputers
Harmograph
Katatonic Silentio
Khalab
Lorenzo Senni
Mai Mai Mai feat. Matt Bordin
Presente
Punctum (Caterina Barbieri + Carlo Maria)
Salò
Simona Faraone
Tadleeh
Umanesimo Artificiale
ZimmerFrei
I workshop
Come per ogni edizione, nel corso delle tre giornate di arte e musica si svolgeranno diversi workshop e masterclass dedicati all’evoluzione del suono del futuro ed alle arti visive, tra i quali quello di musica algoritmica con TidalCycles, o il roundtable sul live coding, entrambi curati da Umanesimo Artificiale.
La lista completa di tutti gli appuntamenti è disponibile QUI.