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Rookley torna il prossimo 12 novembre con il suo album di debutto su FUNCLAB Records “Point Of View” di cui ci regala in anteprima il videoclip del primo estratto “Seven”.

Rookley è un progetto che teniamo sott’occhio da un po’ di tempo. Un’identità musicale che affonda le radici dentro un universo musicale che solamente negli ultimi anni sta raggiungendo una dimensione meno nichilista e più conosciuta al grande pubblico. Una direzione artistica che vede come background gli scenari post rave, dai contorni fumosi e sbiaditi delle warehouse periferiche, traposti a livello di produzione in un sound che unisce future Garage ed ambient techno in una miscela esplosiva e convincente. Burial che incontra i Boards Of Canada, potremo definire così gli orizzonti musicali di Rookley.

Point Of View” è lo spinoff dell’Ep, uscito nel 2022, “PlayGround” e nasce da una riflessione sociale importante che pone come tematica centrale la diseguaglianza sociale e la frustrazione generata dai processi produttivi, figli di un capitalismo sempre più inarrestabile in cui la componente umana risulta a tratti oppressa e deumanizzata. Questo tema si riflette anche come motore del video “Seven” che Rookley ha descritto con queste parole:

“Quando affronti il peggio, la cosa più facile da fare è dubitare di te stesso, è in quel momento che perdi il controllo e l’ansia prende il sopravvento. Ti senti perso, spaventato, felice ma impaurito. È come tuffarsi da una scogliera alta, ma invece di atterrare nell’acqua, cadi su una nuvola”

Un viaggio attraverso le differenti sfaccettature dell’animo umano che si trasformano in un sound design che unisce elementi differenti, destinato a una community di nuova generazione, pronta a farsi travolgere da atmosfere rave 2.0.

Rookley

In “Seven” l’uomo è alienato rispetto ad un processo evolutivo in cui la tecnologia lo sovrasta e diventa uno strumento sempre più ingovernabile. Il video, che potete trovare sul nostro canale Youtube Parkett, è un climax di angoscia e mistero, dentro una sublime ricerca di risalire e staccarsi dalla complessità del contemporaneo per risorgere dalle proprie ceneri.

Rookley, a sette anni dall’uscita di “Melatonin” mostra una maturità artistica convincente che conia una nuova e ritrovata voglia di esprimersi fuori dagli schemi, unendo patrimoni culturali musicali differenti in un’espressione dal valore universale. Per maggiori informazioni potete rimanere connessi su Funclab Records al seguente link.