Ormai andare a ballare, in Italia, è diventato uno sforzo. Ci vogliono tanti soldi se vuoi ascoltare musica decente, suonata quasi sempre da Dj troppo famosi e troppo pagati, molta forza d’animo, diverse chiamate ai PR della zona e se necessario agli autisti dei pulmini. Con il rischio, concreto purtroppo, di tornare a casa delusi e amareggiati, e soprattutto incazzati per la location affollata oltre i limiti umani. Ma se queste situazioni non sono riuscite a spegnere in te l’essenza Clubber, non devi per forza prendere un biglietto aereo da 500 euro e volare ad Ibiza: basta sporgere l’occhio oltre i nostri confini.
Qualcuno, quasi parodiando la Boiler Room, ha creato la Toilet Room: dj set all’interno di un bagno pubblico. L’idea ha avuto diversi seguaci, organizzando party privati in Australia e in Germania. I ragazzi di Sidney sono poi tornati con una festa all’interno di una sala Slot: Pokie Room.
Per gli insaziabili, invece, c’è Ms Stubnitz, una vecchia nave da pesca trasformata in un club sull’acqua. Gira l’Europa e ospita Dj ed artisti di alto livello come Shackleton, A Guy Called Gerald o Marcel Fengler.
Sabato scorso, però, è arrivata la novità: un video su Youtube di un party privato sulla Metropolitana di Londra, un party assolutamente underground. All’ingresso, sulla destra un buttafuori, sulla sinistra un addetto alla sicurezza. Un organizzatore, cartella in mano, avvertiva che si poteva entrare soltanto con il nome sulla lista degli ospiti. Quattro, cinque persone ballavano a ritmo dei New Order. Sicuramente questo non si può considerare un vero e proprio evento, più una presa in giro, ma rappresenta a pieno la condizione in cui riversano ormai le discoteche e arriverà il momento in cui smetteremo di pagare qualcuno, più approfittatore che appassionato, e troveremo, anche noi Italiani, il modo di adattarci.
Edoardo