NEWS di Pier Paolo Iafrate
L’idea è stata partorita nel 2013 dalle menti nerd di alcuni giovani giapponesi, studiosi di robotica.
La sfida è quella di realizzare un macchinario che vada oltre le umane capacità musicali.
La Warp Records, etichetta sulla quale incide Thomas Jenkinson aka Squarepusher, ci informa che il progetto di Kenjiro Matsuo e dei suoi ragazzi, ha portato alla creazione di tre robot chiamati Z- Machines.
Quando Squarepusher è stato invitato a mettersi in gioco, il richiamo a lavorare con “un chitarrista con 78 dita e un batterista con 22 braccia” era troppo forte per resistere.
Il frutto di questo progetto slash collaborazione, è sicuramente costituito da un’orgia di dita e braccia meccaniche, ma la mente che le sfrutta è tutta umana e viene dal Galles.
Nasce così un EP di cinque tracce chiamato “Music For Robots”, che sarà pubblicato in aprile su etichetta Warp Records.
Di seguito, un breve video che può dare una migliore idea di quanto sopra detto.
Pier Paolo Iafrate