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La crisi dei rifugiati che l’Europa sta attraversando è un fatto epocale ed è previsto che duri decenni. Siamo diventati cosi apatici e indifferenti di fronte alle continue e persistenti  immagini di guerra che ritraggono omicidi, attentati, sangue e terrore che molto spesso rimaniamo inermi e insensibili di fronte ad un problema, grande e che richiederebbe tutta la nostra umanità, che sembra non toccarci affatto.
Sembra che mastichiamo tutto e digeriamo l’accaduto con un pensiero buono, un commento di circostanza, come per la foto del corpo del piccolo Aylan sulle coste di Bodrum, quella foto così straziante che ha mobilitato il web a colpi di disgustosi quanto ipocriti share e like che cozzano irrimediabilmente con il tema che si sta trattando: l’immensità della morte.

Prima di darvi la news, legata inevitabilmente al mondo della musica e in più particolar maniera a quello techno, è anche bene sapere di chi stiamo parlando: dei rifugiati, dei profughi e degli immigrati, ed è bene scacciare i falsi miti demoniaci con i quali veniamo bombardati giornalmente come dai mass media così come al bar sotto casa.

Chi è un rifugiato?

Ai sensi dell’articolo 1 della Convenzione di Ginevra del 1951 è rifugiato “chi temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo una cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di siffatti avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra“.

Che differenza c’è tra migrante, profugo, rifugiato?

Profugo è un termine generico che indica chi lascia il proprio Paese a causa di guerre o catastrofi naturali.

Rifugiato è colui al quale è stato riconosciuto lo status di rifugiato in base alla Convenzione di Ginevra del 1951.

Un migrante è colui che sceglie di lasciare volontariamente il proprio Paese d’origine per cercare un lavoro e migliori condizioni economiche.
Contrariamente al rifugiato, può far ritorno a casa in condizioni di sicurezza.

Sappiate inoltre che, le risposte a queste domande, dati fonte Repubblica, potrebbero scansare molti equivoci:

Qual è il peso dei migranti sulla criminalità? 

Dal 2000 al 2011, le denunce nei confronti di stranieri sono aumentate di ben il 339,7%, passando da 64.479 a 283.508, mentre il corrispondente aumento dei detenuti si riduce al 55,1% (da 15.582 a 24.174). Ma attenzione: “Riconsiderando l’aumento degli ingressi in carcere degli stranieri  – si legge sul rapporto Caritas e Migrantes  –  questi dipendono per lo più dalla loro permanenza in Italia senza permesso di soggiorno e dalla non ottemperanza al decreto di espulsione da parte dei giudici, punita con una pena detentiva da uno a 5 anni”.

Gli immigrati sono un peso per l’Italia (come per un altro paese)? 

Stando alla Fondazione Leone Moressa, il bilancio tra tasse pagate dagli immigrati (gettito fiscale e contributi previdenziali) e spesa pubblica per l’immigrazione (welfare, politiche di accoglienza e integrazione, contrasto all’immigrazione irregolare) è in attivo di +3,9 miliardi di euro.

Qual è il contributo dei migranti all’economia del Paese? 

Il Pil creato ogni anno dai lavoratori stranieri ammonta a 123 miliardi di euro, pari all’8,8% del totale nazionale. Quasi il 50% è prodotto nel settore dei servizi.

Non crediamo allora, populisticamente, che il fenomeno e la crisi della migrazione in Europa porti solo persone pronte a rubarci il lavoro, stuprarci le donne e delinquere a nostro discapito. La crisi della migrazione è la foto di Aylan, è un corpo di un bambino che ha la posa di un suo coetaneo che dorme in un letto ma che invece viene schiaffeggiato senza vita dalle onde su una terra che non l’ha accolto come avrebbe dovuto.

Ida Engberg qualche giorno fa, tramite la sua fanpage Facebook, si è fatta portatrice di un’idea, che nel proprio piccolo, ha riscosso grande ammirazione e considerazione nel mondo della techno.

Angelina Jolie slams UN security council for Syria inaction. More on what she had to say on the 4 million Syrian refugees in desperate need. http://mashable.com/2015/04/24/angelina-jolie-syria-refugees/

Posted by Mashable News on Venerdì 24 aprile 2015

La dj svedese aveva condiviso un video molto toccante in cui, al consiglio delle nazioni unite, Angelina Jolie, donna impegnata politicamente, tira le orecchie all’ONU e fa conoscere la gravità della situazione: “Se non possiamo fermare i conflitti, abbiamo un ineluttabile dovere morale di aiutare i rifugiati. La crisi in Siria mostra che la nostra incapacità di trovare soluzioni diplomatiche provoca esodi di massa, intrappola milioni di persone in esilio. Ci sono 52 milioni di sfollati. La prima cosa che chiedo è un appello all’unità: è giunto il momento che il Consiglio di Sicurezza agisca unito“. L’attrice ha poi ricordato la situazione drammatica delle donne negli scenari di guerra. “La barbarie di chi infligge sistematicamente violenza sessuale richiede una risposta più forte da parte della comunità internazionale“.

L’idea della Engberg è stata quella di devolvere in beneficenza l’incasso di una maratona techno che avesse coinvolto alcuni dei grandi nomi più sensibili al dilemma sui rifugiati Siriani, come di altre nazionalità.

Una dozzina di messaggi di testo e telefonate più tardi tra la dj svedese e i promotori dell’evento, l’Ikon di Anversa, le cose hanno cominciato a diventare chiare: tra due settimane ci sarebbe stato un enorme evento di beneficenza Techno sostenuto e alimentato da alcuni tra i migliori e più grandi artisti della scena di oggi. Nasce così Techno For Humanity.

L’iniziativa è stata accolta calorosamente da una sacco di artisti, dalla stampa e dalle agenzie internazionali. Con il pieno sostegno di  Resident Advisor, Rebel Butterfly, Pulse Radio, Be-at.tv, Wunderground e naturalmente quello di Parkett, la notizia girerà per il mondo in men che non si dica.

L’evento si svolgerà Giovedi 17 Settembre all’ IKON di Anversa e sarà formato da 3 room. Con headliners Adam Beyer, Ida Engberg, Davide Squillace, Matthias Tanzmann, Guti, Marc Houle, Heidi, Christian Smith, Yousef, Marco Faraone. Il Belgio stesso, ospite dell’evento, sarà rappresentato da RENEE, Töfke, Ugur Yurta, Raw District e Kapibara.

Be-at.tv farà in modo che sarà possibile seguire la diretta mondiale in videostream tutta la notte. È anche possibile effettuare donazioni se si vive all’estero o semplicemente se non si potrà partecipare alla manifestazione! Ogni visitatore avrà un ricordo unico stampato in 3D.

I ricavi saranno equamente devoluti in beneficenza ai seguenti enti e organizzazioni:

Medici Senza Frontiere (MSF) Internazionale: che provvederanno ai servizi sanitari di emergenza e all’acqua potabile.

Migrant Offshore Aid Station: dedicato alla prevenzione delle morti di migranti in mare.

International Rescue Committee: miglioranno le condizioni di vita attraverso la creazione di campi.

L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR): si adopereranno per la fornitura di acqua, zanzariere, tende e assistenza sanitaria.

Ulteriori informazioni saranno rese pubbliche nel corso del tempo, basta seguire la fanpage di Techno For Humanithy.