Da venerdì 05 a domenica 07 luglio, all’interno dei suggestivi giardini riqualificati di Villa Arconati-FAR di Bollate, prenderà vita la sesta edizione del Festival Terraforma 2019: la manifestazione internazionale di musica elettronica sperimentale ecosostenibile più importante d’Italia.
Terraforma 2019 oltre a svelare i nuovi protagonisti della sua sesta edizione, quast’anno ha deciso di elaborare il processo che da sempre è focalizzato sulla musica elettronica sperimentale, verso l’unione di una nuova forma espressiva: il linguaggio.
“il nostro è un alfabeto i cui simboli hanno un valore variabile, la loro combinazione crea significati diversi a seconda di chi li decifra”.
Afferma Nathalie Du Pasquier, l’iconica designer e artista che ha rinnovato l’artwork del Festival nonchè co-fondatrice del collettivo Memphis di Sottsass.
“Il linguaggio di Terraforma si manifesta quest’anno sia come mezzo sia come elemento di esplorazione. Parole, immagini, voci e codici, oltre che suoni, sono immaginati per creare una conversazione diretta e in continua evoluzione con la comunità globale che ogni estate si ritrova a Villa Arconati”, riferiscono inoltre gli organizzatori.”
Terraforma nasce nel 2012 dall’associazione culturale no profit THREES, con l’intento di far convivere in armonia l’arte con la natura della location che ospita l’evento. Dalla prima edizione del 2014, il Festival abbraccia fortemente il concetto di sostenibilità ambientale, grazie al quale in collaborazione con Fondazione Augusto Rancilio, ha permesso la graduale opera di riqualificazione degli spazi del parco della Villa Arconati; location che anche per questa edizione ospiterà il festival e che nel del 2018, ha superato le ottomila presenze (leggi il nostro report qui). Terraforma parla sempre di più ad un pubblico attento all’ambiente, in ogni sua forma e aspetto, concretizzando un percorso di valorizzazione e bonifica che quest’anno ha permesso di terminare il suggestivo labirinto di siepi, realizzato sul modello originale di Marc’Antonio Dal Re del 1743. Grazie alla collaborazione pluriennale con Borotalco infatti, sono stati piantati oltre 500 esemplari di carpino dentro il labirinto, che anche quest’anno ospiterà performance artistiche in grado di sfruttare tecniche di simulazione di paesaggi sonori tridimensionali.
Tra i nomi degli artisti rilasciati in questi giorni e che si aggiungono a quelli già annunciati, troviamo Laura Phillips Anderson, artista visiva, compositrice, musicista d’avanguardia, regista, poetessa urbana nonché moglie di Lou Reed. Tra le principali animatrici della scena d’avanguardia newyorchese, presenterà per la prima volta in Italia “The Language of the Future”: una performance in grado di mescolare narrazione (spoken word), musica (violino elettrico e orchestra digitale) e proiezioni video.
Mica Levi alias Micachu, artista dedita al mondo del cinema, in grado di tradurre il linguaggio cinematografico contemporaneo in musica elettronica, pop e orchestrale. Sua la colonna sonora di Under the Skin del 2013 con Scarlett Johansson e di Jackie, con Natalie Portman e Monos (Nomination come miglior colonna sonora agli Oscar del 2017).
Dopo il successo riscosso nella precedente edizione con la sua installazione sonora all’interno di un planetario temporaneo, torna per una esibizione dal vivo la compositrice di musica elettroacustica Caterina Barbieri. Le sue performance sono viaggi analogici che attraversano temi legati all’intelligenza artificiale, al tempo, alla coscienza e alla relatività della percezione.
Sherard Ingram alias di Dj Stingray, imponente artista incappucciato originario di Detroit ma di base a Berlino. Figura consolidata da oltre venticinque anni, nel corso della sua carriera ha collaborato con Anthony “Shake” Shakir, Moodymann, Carl Craig (solo per citarne alcuni) e Drexciya: uno dei movimenti più idealisti della seconda ondata Techno di Detroit, e che porta la firma di James Stinson. Ad oggi Dj Stingray porta avanti sonorità Electro come pochi sanno e possono permettersi di fare.
Daniel Higgs, musicista, artista e scrittore di Baltimora, è noto al pubblico per il suo lavoro come frontman della band Lungfish, consacrata come una delle ultime band folk d’America. Il suo linguaggio mistico si manifesta attraverso omelie che accompagnate al suo banjo, possono trasportare il pubblico verso nuove dimensioni sonore. Ha pubblicato nel corso della sua carriera un numero di uscite da solista che rappresentano un vero e proprio inno all’auto isolamento e un viaggio all’interno di mondi ipnotici.
Jeremy Guindo in arte Bambounou, diventato una delle figure chiave del clubbing internazionale, il suo percorso musicale nasce da produzioni che uniscono più generi; come House, Techno e Bass muost-globali.
Lorenzo Senni con il suo progetto parallelo Stargate, già presente all’edizione del 2018, presenterà in premiere il nuovo album registrato a Matera nello studio mobile di Red Bull.
Juliana Huxtable, artista visiva, scrittrice e dj che affronta le intersezioni di razza, genere, bellezza e identità attraverso autoritratti, testi, performance, musica e scrittura.
RP Boo, ex ballerino, musicista, produttore e dj elettronico tra i pionieri (insieme a DJ Spinn e DJ Rashad) del genere Footwork degli anni ’90.
Kelman Duran, domenicano che con le sue influenze reggae, suoni afro-caraibici, hip hop e gqom assembla live in grado di fare ballare tutti trasportando gli ascoltatori nelle strade di Washington Heights, a nord di Harlem, quartiere dove ha vissuto.
Donato Dozzy, musicista che non ha bisogno di presentazioni e che torna a Terraforma 2019 per la sesta volta, portando il suo live alieno il cui approccio unico al suono, ha da sempre regalato le espressioni più profonde e particolari della musica elettronica made in Italy e in sintonia con l’anima di Terraforma.
e infine Pavel Milyakov, in arte Buttechno, giovane produttore russo in attività dal 2015. La sua musica e la sua voce sono tra le più ricercate nella scena underground, grazie anche alla partecipazione come musicista a sfilate di moda e uno stile che parla alle persone in modo dissociato e senza restrizioni di generi.
“A fine gennaio Terraforma è stato premiato per la sostenibilità da A Greener Festival (AGF), l’associazione inglese no profit più attiva nella ricerca, nel monitoraggio e nell’aiuto all’implementazione di soluzioni green per eventi musicali, ed è l’unico festival italiano presente su 35 manifestazioni di 14 paesi europei, nella categoria Improvers (per aver iniziato il “viaggio” verde mostrando un impegno significativo nel processo di riduzione dell’impatto ambientale). Oltre al riconoscimento, AGF ha redatto una valutazione, basandosi su dati e informazioni raccolti prima, durante e dopo il festival, per tracciare le linee di intervento di Terraforma per il 2019: salvaguardia del verde, riduzione dei rifiuti con particolare attenzione alla plastica, monitoraggio dei consumi idrici ed energetici, mobilità e sprechi”.
Biglietti e info
Terraforma 2019 – 5/6/7 luglio 2019 – Parco di Villa Arconati-FAR, Bollate (Milano).
Per info Ticket e Camping visita il sito di Terraforma 2019 o la biglietteria online Do it yourself