E’ uscito un nuovo libro che racconta la storia e l’influenza sulla storia della musica elettronica dei Daft Punk.
Si intitola “The Real Daft Punk” il volume firmato dallo scrittore canadese Harris Rosen, appena pubblicato per la collana Behind The Music Tales, la serie di volumi che, nelle intenzioni dello stesso autore, hanno l’ambizione di “raccontare la storia, l’esperienza e l’energia degli artisti che sono cresciuti attraverso la musica hip-hop ed elettronica negli anni ’90, attraverso le parole degli stessi protagonisti“.
Prima di questo ultimo lavoro, infatti, Rosen ha scritto nove libri di musica, tra cui “N.W.A: The Aftermath“, “The Real Eminem: Broke City Trash Rapper” e “The Real Sean Combs”.
Secondo le parole dell’autore “The Real Daft Punk” vuole essere “uno strumento essenziale per comprendere in che modo il celebre duo transalpino abbia raggiunto un successo senza precedenti, senza compromettere nel tempo la propria integrità artistica e visione musicale“.
La coppia electro dance per eccellenza “si racconta” in 172 pagine dense di contenuti, grazie ad un accurato lavoro di ricerca di fonti, informazioni e immagini, molte delle quali per la prima volta sono state organizzate secondo un filo logico che attraversa non soltanto la biografia ma tutta l’ispirata carriera artistica di Thomas Bangalter e Guy-Manuel de Homem-Christo.
Secondo l’autore, infatti, la storia dei Daft Punk ha cambiato le regole non scritte dell’industria discografica, rappresentando ancora oggi uno degli esempi più riusciti di successo musicale raggiunto quasi esclusivamente partendo dalle idee e dalla creatività.
“The Real Daft Punk” include interviste esclusive realizzate tra il 1997 e il 2001 con i due protagonisti, oltre ad una selezione di 80 fotografie, la maggior parte delle quali provienienti dai backstage delle loro memorabili performance live, nelle quali il combo francese è accompagnato da diversi artisti e collaboratori tra cui Derrick Carter e Karl Hyde degli Underworld.
Completano il progetto la storia del side-project noto come Da Mongoloids, un collettivo che comprendeva, oltre ai Daft Punk, anche producer del calibro di Armand Van Helden, DJ Sneak e Basement Jaxx, nonchè la discografia completa della band.
Nel frattempo, a distanza di 20 anni dalla nascita del “french touch” e dalla contemporane ascesa dei Daft Punk, il prossimo 13 settembre è in programma, a Glasgow, la prima performance ufficiale della Daft Punk Orchestra, l’ensemble di tredici elementi creato appositamente per reinterpretare i più grandi successi del duo francese.
Il concerto si terrà non a caso nella capitale scozzese, città dove ha sede l’etichetta Soma Records, la prima label della coppia di DJ dall’inconfondibile casco argentato.
Le info sono disponibili sulla pagina di presentazione e lancio dell’evento, la quale riporta anche le istruzioni per come prepararsi al meglio al concerto: “Lose yourself to dance and give life back to music as we re-work Daft Punk’s greatest hits.”