Molto interessante è il concetto della Toilet Room, una micro-sala inaugurata il 12 maggio 2016 durante il primo opening estivo di Unusual Suspects, il party del giovedì che dall’estate del 2015 si tiene tutto l’anno presso il Sankeys Ibiza.
Creata da Marco Bassi, Unusual Suspects è uno di quei party che soddisfa il bisogno di continuare ad incarnare lo spirito originale del clubbing: offre inoltre una piccola pregevole sorprendente chicca anche per i più navigati, la Toilet Room.
Varcarne la soglia è un’esperienza che va oltre ogni immaginazione. Sembra di attraversare un varco spazio temporale ed entrare nel film “Human Traffic”. Vuoi perchè sembra di venire proiettati in alcune delle sue scene dalla fotografia distorta, vuoi perchè l’atmosfera è da house-party, vuoi perchè dal soffitto al pavimento è tutto coperto da una fitta e colorata trama di graffiti e “tags”, vuoi perchè è uno spazio dove i visi si moltiplicano nel labirinto di specchi sopra i lavandini creando distorsioni percettive, vuoi perchè ci vivono personaggi che contro ogni legge della fisica riescono a ballare distintamente occupando solo lo spazio di una piastrella, vuoi perchè è semplicemente divertente.
Si può dire che la Toilet Room è uno “short-trip” in un micro-mondo amichevole e spassoso.
“Era proprio questo lo scopo – ci conferma l’ideatore Marco Bassi, 34 anni di Milano, che si occupa anche della programmazione musicale – distinguerci creando un luogo unico e cool dove poter socializzare, per questo la musica deve essere allegra e positiva.”
Continua raccontandomi come si è sviluppata l’idea:
“Inizialmente erano semplicemente i bagni del backstage che però ho notato godevano di una vita sociale tanto intensa da sembrare appunto una sala. Così abbiamo deciso di metterci una console ed un bar, era diventata una sala VIP ma la gente impazzita dall’entusiasmo ha sparso la voce talmente veloce che per evitare una rivoluzione abbiamo dovuto aprire al pubblico.”
Lo spazio è limitato quindi il bar consiste in bottiglie infilate nel ghiaccio gettato nei lavandini e la console è larga giusto per farci stare i piatti. Probabilmente i molti dj come Morritz, Grayson Shipley e Rolando Takeshi che hanno suonato alla Toilet Room si sono dovuti improvvisare architetti d’interni per sistemare le loro apparecchiature ma sono proprio queste cose autentiche a ricordarci le basi fondamentali del movimento.
Angela Romy Saez