Sembra che sia passata un tornado innovativo dal 2010 ad oggi, ma solo qualche anno nasceva il fenomeno Boiler Room. Nato come canale Ustream aveva la semplice missione di mettere a nudo ogni singolo dettaglio dei più grandi showcase underground.
Reinterpretazione dei nostri giorni, declinata in ambito musicale del messaggio di Orwell : “Big Brother Is Watching You“. Tutti i parties hanno qualcosa di unico e irripetibile.
In poco tempo dopo i primi show negli Stati Uniti, Londra e Berlino venivano programmati nuovi eventi in tutti gli angoli del mondo. Ora,a distanza d quattro anni, abbiamo tutti trascorso ore e ore a guardare la gente ballare (o non ballare) in una dark room da qualche parte. Nell’ultimo mese inoltre abbiamo visto party in località esotiche, nuove mete inesplorate come Sydney, Melbourne e Perth.
Ma la Boiler Room è anche rappresentazione di fenomenologia sociale. Prendete, per esempio, il cast di personaggi ricorrenti, i quali hanno ognuno diverse peculiarità e vediamo spaziare da session in session. Semplicemente non ci sarebbe Boiler Room, senza un cameo da uno di questi volti familiari. Così, proviamo a stilare un breve riepilogo. Chi vi siete persi?
1# – Il migliore amico del DJ
Chi non ha mai sognato di avvicinare il proprio beniamino e scambiarci quattro chiacchiere, come se lo si conoscesse da una vita? Può essere una ragazza carina o un fan troppo esigente il quale vorrebbe sapere a tutti i costi il nome ID track. Ma ben spesso, è il super-fan che vuole solo offrire un sorso di vodka e soda al tipo che sta davanti al mixer. Perché in fondo non è un lavoro dannatamente faticoso?
2# – La folla disinteressata
E ‘uno dei cliché delle Boiler Room: non importa quanto le persone ballano, l’importante è che sia qualcuno li. A volte, però, i tipi li nel video in realtà non stanno affatto ballando. Forse perché sono stati catapultati in qualche eccentrico set di Thom Yorke in particolare, oppure potrebbero essere ancora dolorosamente sobrio, o forse semplicemente vogliono veramente avere un interessante e lunga chiacchierata con chi è al loro fianco.
3# – Il protagonista
Poteva mai mancare all’appello il tizio su di giri che stacca il Pioneer e si fa immortalare ? Fortunatamente il djset era terminato da poco. Ma la voglia è stata irrefrenabile. Bhe è successo anche questo..Come ha poi commentato lui stesso su twitter : “Ero chiaramente fuori di me”.
4# – L’indispensabile..MC
Lui è il ragazzo che becca più parolacce e insulti vari. Interrompe il ‘flusso sacro‘ della musica per blaterare frasi scontate e inutili. A volte è talmente fastidioso che il dj lo ‘fredda’ con violente occhiatacce. Temerario.
5# – Lo scrittore di sms
La musica dovrebbe incanalare solo i flussi per ballare, ma i canali di Internet sono multipli e variegati. Quale migliore occasione per far ingelosire qualche amico, il quale invece di essere presente all’evento è in un altro luogo? Magari mandandogli un messaggino, un selfie. Ecco perché durante qualsiasi sessione Boiler Room, c’è sicuramente una manciata di tipi eccitati che smanettano con il proprio smartphone.
6# – La diretta Twitter
Il potere Boiler Room si estende a macchia su ogni forma di comunicazione social. Cosi chi non avuto l’opportunità di presenziare all’evento diciamo per problemi logistici, ha tutto il sacrosanto motivo di commentare tutto quello che accade in stile telecronaca Il #BRTV Twitter Feed è il luogo perfetto per ogni genere di commento. Perche alla fine siamo nell’era Hipster o no?
Marco Ianne