SPARKS Festival è territorio, elettronica, gastronomia, cultura ed artigianato. SPARKS Festival è l’ultimo appuntamento che dovete fissarvi in agenda.
Quali sono gli ingredienti di una manifestazione in grado di eccellere da un punto di vista squisitamente qualitativo come SPARKS Festival? Una domanda dall’impegno non indifferente, se si è così sbrigativi da non riuscire a trovare la piena consapevolezza logica del quesito stesso.
Nello sforzo che vi viene chiesto, va computata una selezione di attributi che sia sì specifica e sì insiemistica; va osservato come il micro- vada a computarsi col Macro- con l’unico imperativo di non tralasciare delle ovvie ed imprescindibili esigenze di coerenza, una necessità che non penalizzi allo stesso tempo il potere generativo di un infuso pluricromatico e standardizzato non certo a se stesso, ma alle finalità di eccellenza dell’intero progetto.
Guardate oltre l’urgenza di un soudsystem performante ed una gestione logistica professionale – requisiti necessarie e non solo sufficienti – e concentratevi conseguentemente sulle più intime caratteristiche intrinseche, quelle che fanno fede ad una percezione ultra sensoriale, romanticamente, le sensazioni che si vivono respirandole.
La musica è componente fondamentale certo, una line-up ricercata ed accattivante è il muscolo adibito a funzione motoria di qualunque rappresentazione come nel tipo indagata; i servizi sono essenziali nella stessa percentuale, tutte quelle misure pensate e programmate per “coagularsi” alla metaforica anatomia appena citata; non dimentichiamo i tanti altri piccoli nuclei vicini all’esperienza globale, manifestazioni di settore propedeutiche e rafforzative, espressioni d’arte e dell’eccellenza artigianale.
Obbligatorio è ammettere che ciò non avrebbe mai aderenza se non esistesse una formula sottostante che quantifichi un dialogo costruttivo di benefici reciproci tra l’evento stesso e la trama burocratica che lo accoglie.
L’accostamento caleidoscopico con cui in titolo si è lasciato presentare lo SPARKS Festival, non è solo metafisica letteraria ma si prefigge più come una licenza metaforica trascritta in nome di una verità narrativa.
Conoscete tutti il caleidoscopio no?! Un simil-cannocchiale che proietta, rotazione dopo rotazione, infinite forme geometriche dalla complessità e dalla bellezza unica. Ogni piccolo cristallo che compone la geometria, se preso singolarmente, non avrebbe significato oltre la semplice unità, ma se collocato nel giusto contesto diviene unità elementare di un qualcosa molto più ricco, incredibilmente affascinante e legittimamente seducente. Lo SPARKS è proprio l’ordine caleidoscopico delle unitarie iniziative proposte che, prese sistematicamente, sono la ragione di un prodotto finito esteticamente eccellente.
In collaborazione con il Comune di Putignano e il patrocinio di Città Metropolitana di Bari, l’Associazione SPARKS presenta la quarta edizione di un festival a trama di un connubio tra la maestria artigianale, la creatività culinaria ed altre attività di laboratorio forzieri di innumerevoli saperi. Tutto questo prederà vita in due giorni (Sabato 26 e Domenica 27 Agosto) conditi all’insegna di una colonna musicale costituita dalle migliori promesse della scena italiana e non.
Il Parco Grotte di Putignano è l’incredibile sito naturalistico selezionato per accogliere l’evento e i suoi interessi pluridisciplinari: dalla speleologia al riciclo creativo ed ecosostenibile, giocoleria e arti circensi come Belly Painting, senza dimenticare uno spazio dedicato a famiglie e bambini.
Musicalmente parlando, i due giorni di SPARKS ne hanno per tutti i gusti. Gli appuntamenti si dividono su due stage: Sabato 26, il Ganimede Stage – dal nome del più importante satellite naturale di Giove, per chi se lo stesse chiedendo… – ospiterà a partire dalla sera la voce di Giorgio Tuma, lo spirito un po’ animale-un po’ cyborg-un po’ umano di Mr Everett e a chiudere i Concerto, enigmatico duo Pop-tronico e indie ambient.
Dall’altra parte, Giove Stage, ad aprire le danze saranno i Tersø – gruppo bolognese ricercatore di una nuova formula live-sperimentale, l’elettronica di Indian Wells e gli Aldo, The Band – per la prima volta in Italia e appena reduci dal loro ultimo singolo Unbreakable.
Domenica 27, le luci della scena se lo contenderanno: il pupillo di casa Kode_1 a.k.a Æmris (qui la sua esclusiva esibizione analogica per le telecamere di Parkett), Halfalib, i Carl Brave x Franco 126, cultori di un forte immaginario visuale coadiuvato al processo produttivo, come Polaroid del resto è palese testimonianza, per terminare con il tropicalismo popolousiano, una ricerca elettronica quella di Andrea Mangia che da Night Safari fino Azulejos ha dimostrato il suo incredibile valore.
Per l’intero programma dettagliato vi rinviamo al seguente link: SPARKS Festival 2017.