“Creatura quanto mai strana è l’uomo: insaziabile, sempre inappagato, irrequieto, mai in pace con Dio o con se stesso, di giorno tende senza posa a inutili mete, di notte si abbandona a un’orgia di desideri proibiti e malvagi” diceva un grande Jack London.
Quanto ci abbia preso o quanto ci sia andato lontano dal descriverci è abbastanza soggettivo, certo è che l’animo umano appare come una spirale in moto perpetuo: si arrovella, si incatena da solo quando vuole e si libera dalle gomene che lo legano alla stasi quando serve.
Nella capitale, detta anche Roma la “santa”, degli spiriti liberi, legati però alla bellezza che l’arte suscita in loro e all’essere umano in sè, hanno dato vita ad un “movimento” (perché evento è riduttivo) avanguardistico: AMEN.
Amen è un nuovo concept d’intrattenimento, ideato e promosso da Improvearts per gl’innovativi locali dell’Artclub di via Assisi 117 (Visiva).
Si sviluppa attraverso una serie di happening ed expo coordinati che riguardano diverse forme dell’arte contemporanea, legati tra loro da un tema portante: il meltin’pot nelle sue diverse declinazioni, siano esse razziali, artistiche, musicali o sociali; focalizzato per questo primo appuntamento sull’estetica musicale di derivazione Black ed in generale sull’hardcore continuum inglese.
Trattasi di un’iniziativa in evoluzione che coinvolge i partecipanti tra concerti, installazioni, foto,quadri, videoarte, visual, performance, live e dj set musicali, per promuovere un momento d’incontro e confronto socialmente interessante e divertente, e culturalmente stimolante: attraverso la conoscenza e l’interazione col nuovo, col “diverso” artistico e sociale.
Una commistione di arti, laddove non significhi solo mettere una mostra vicino ad una performance musicale, ma far si che queste in qualche modo interagiscano per generare qualcosa di nuovo e di superiore rispetto alla somma di entrambe.
Il contesto artistico culturale e l’ambiente circostante influiscono sulla qualità della vita di un luogo e sul suo sviluppo, ovunque e qualunque esso sia, reale o virtuale. Per cui l’offerta di nuovi momenti di incontro e di aggregazione, di nuovi stimoli culturali è determinante per la crescita dell’individuo e quindi, appunto, di un luogo, così come la reinterpretazione degli spazi comuni è essenziale per la valorizzazione dello stesso.
AMEN è il futuro intriso di passato ed il passato trasportato nel futuro, l’estetica futurista e vintage, anima e macchine, cuore e digitale. E’ mutazione, contaminazione e manipolazione; è il brulicante esplodere dei ritmi, la fluidità e la moltiplicazione poliritmica.
E’ la sensazione di essere trasportati da un’infinita stratificazione di suoni potendo scegliere quale seguire.
AMEN è l’incontro di sperimentazione e ricerca per il dancefloor, musica prodotta per abuso di tecnologia e passione, manipolata e totalmente elettronica. Il basso che si erge a protagonista diventando un linguaggio vero e proprio (dell’anima).
(Estratto e rielaborato da un articolo di Luca Galli “20 Essentials [#5]” uscito su Blow Up #187)
LINE UP:
Aphex Twin SYRO vinyl listening
DISPROVE (IT / Improvearts)
LYNCH KINGSLEY (IT / Improvearts / Beat Machine)
ULTRADEMON (US / Coral Records / Rephlex rec. / Hyperboloid)
DIGI (IT / Lucky Beard Rec)
EXPO ART:
MADE ON
NIKKI (Flxer.net)