“Immerso nella bellissima riserva naturale del Turano, l’agriturismo Ferramosca ha ospitato per la seconda edizione il Free Field Fest.
Un’area camping attrezzata, bar, cibo e tanta musica hanno allietato le 4 giornate del festival che è iniziato in quinta con il venerdì targato Stirpe 99 e Rephlex con 2 nomi storici come Mike Dread, Leo Anibaldi e poi i nostrani Fire at Work, MRZV.
Per la prima volta in Italia ha suonato anche Ruby my Dear di AdNoiseam che è tra i piu interessanti artisti Brek Core del momento.
Il sabato mattina, per chi aveva voglia, c’erano navette per il lago del Turano, uno dei più bei laghi del mezzogiorno, e chi voleva poteva farsi una bella nuotata! Il pomeriggio vicino al bar tra le birre e le vivande hanno suonato dalle 14:00 alle 18:00 The zone records(Liuis+Mat&Mic) e No sense of place (Dj Kilfa+ Un:Code) che hanno scaldato l’ambiente prima dell’inizio del main stage che questa sera è targato TruckStop 76th e in più i nomi storici di Anthony Rother e Arnoud Rebotini.
Tra i primi a suonare i Konik Polny che hanno regalato un set techno mashup old school ricco di riferimenti importanti (il set è ascoltabile e scaricabile su soundcluod.com/konik-polny/..). Subito dopo è partito il nipponico Katsu Arai (Sound a Base Nest) che già l’anno scorso aveva partecipato e come l’anno scorso ci ha regalato un set deep techno coinvolgente e ricercato. Ed ecco che dopo sale sul palco lui: Anthony Rother e prende posto tra le svariate tastiere, posiziona il microfono e fa partire un set elettro/techno spaziale ricercato che ci incanta. E’ sempre bello vedere un artista poliedrico suonare, cantare e campionare i suoni fino a portare tutti nello spazio siderale.
Subito dopo prende posto alla sua destra, sempre tra un numero di tastiere considerevole, il francese Arnaud Rebotini, che si lancia anche lui in un set elettro/techno ricercato ma più lento e introspettivo. Sui suoi giri di basso ecco che si innesta perfettamente in un crescendo il nostro Mr3p di Truckstop 76th che partendo dai giri di Rebotini sale su fino alla techno Detroitiana piu conosciuta e martellante. Dopo di lui parte Ice One (Truckstop 76th ) che inizia un set allegro e mixato hiphop Dubstep. A chiudere la serata Tiburon oppure che riparte con un set techno minimal molto interessante.
Tutti a dormire e al risveglio ricca colazione birra e panino e techno al bar dell’agriturismo.”
Grazie mille ai nostri inviati, Alarico e Sara, che hanno saputo cogliere gli aspetti tecnici e musicali di un evento che ha confermato tutte le grandi aspettative che si erano andate formando durante la sua preparazione.
Grande organizzazione, grande lavoro e tanto cuore sono stati gli ingredienti fondamentali alla sua riuscita. Complimenti.