Impedire alla fotocamera dell’iPhone di scattare foto ai concerti? Apple ci sta pensando molto seriamente.
Foto ai concerti, dipendenza da social network, phubbing, nomofobia, sono solo alcuni dei mali del nostro tempo, e forse tutti hanno a che a fare con un compagno antico dell’Uomo, il narcisismo.
Ricordate il mito? Esistono parecchie versioni, ma in quasi tutte il povero Narciso specchiandosi finisce stecchito. Capito l’antifona? Occhio a fare selfie attraversando la strada quindi.
Ma veniamo al dunque, stando a quanto riportano Fact e 9to5Mac, Apple ha brevettato una tecnologia che permetterebbe alle fotocamere di catturare non solo la luce dello spettro visibile, ma anche quella infrarossa.
I possibili utilizzi sono molteplici in quanto l’infrarosso potrebbe essere utilizzato per inviare dati al telefono (molti cellulari facevano uso di una tecnologia simile in passato per scambiare media, prima dell’avvento del bluetooth).
Questi dati potrebbe impedire al telefono di scattare fotografie in determinate situazioni. Dovunque sia opportunamente piazzato un emettitore di raggi infrarossi. Non solo potrebbe bloccare lo smartphone per scattare foto ai concerti ma anche per esempio, al cinema, per impedire di registrare illegalmente la proiezione, o di fronte ad un opera in un qualsiasi museo.
Addirittura l’infrarosso potrebbe funzionare in maniera simile ai QrCode, fornendo informazioni, audioguide e quant’altro, al visitatore.
Apple comunque non si sta muovendo solo per bloccare le foto ai concerti, ma per permettere ai propri prodotti di interagire con l’ambiente e con altri device (vedi “Internet delle cose”).
Una tecnologia che ha funzionalità simili è iBeacon, che sfrutta però non i raggi infrarossi ma la percezione di prossimità del protocollo Bluetooth Low Energy e che ha bisogno di una app per accedere ai dati, alle informazioni e ai contenuti trasmessi.
Tecnologie di questo tipo portano sempre più dubbi e quesiti: si potrebbe impedire tranquillamente alle persone, o alle Google Car, di fotografare la facciata di casa propria, o un burlone potrebbe impedire ai turisti di fotografare il Colosseo.
Oppure il Colosseo potrebbe essere fotografato soltanto pagando un importo dal proprio smartphone.
Ma il dubbio che ci assilla veramente è: e chi suona? Potrà continuare a fare selfie dal palco?
Nicolò Matteucci