Il compositore Vito Ricci ha utilizzato un Commodore Amiga per produrre alcune sinfonie.
Si tratta di un’insieme di composizioni firmate Vito Ricci che fanno parte di una mostra intitolata “Intelligent Instruments”: un’esposizione artistica in tributo al COMMODORE AMIGA 500 (o più semplicemente AMIGA 500, uno dei primi e più popolari home computers mai adottati, prima dalle sole famiglie statunitensi, poi anche da quelle europee) specificatamente in riferimento al suo massiccio impiego nel mondo della produzione musicale.
Commercializzato tra il 1987 e il 1992, è riconosciuto come uno degli strumenti più significativi nella storia contemporanea dell’uomo molto probabilmente perchè, la stragrande maggioranza di chi, all’epoca, ha avuto il suo primo contatto con una realtà informatica tangibile, l’ha avuto proprio facendo esperienza di quest’ oggetto in primis.
Data la sua incredibile versatilità, nonchè la facilità di utilizzo, l’Amiga 500 divenne un comunissimo ornamento domestico, al pari di qualunque altra oggettistica casalinga.
I suoi utilizzi, conciliavano in semplicissime attività ludico-ricreative, non a caso i suoi più noti impieghi ne “elevarono” la natura a migliore macchina per videogiochi in circolazione.
Eppure c’era chi se ne serviva in modo molto più sperimentale: l’Amiga 500 era il primo supporto informatico a disposizione negli studi di produttori e compositori; infatti le sue potenzialità erano di gran lunga più estese rispetto quelli che ne erano gli usi consueti.
Potenzialità riscoperte proprio ultimamente, come accennato in titolo di apertura, dal compositore Vito Ricci.
Il Sign.Ricci, impiegando un particolare software algoritmico di composizione musicale, noto anche come Music Mouse (testato, prodotto e sviluppato dalla compositrice, nonchè musicista a sua volta, Laurie Spiegel) ha ri-testato le funzionalità, applicate al campo della produzione, del COMMODORE, ultimando una serie di tracks.
In questa brevissima intervista vi potete fare un’idea di come elementarmente funzioni Music Mouse
La prima di queste, “Symphony For Amiga”, verrà pubblicata ad Ottobre da un’omonima etichetta della suddetta mostra (appendice della label canadese Invisible City) ed altamente specializzata nel dare riflesso a questo specifico tipo di produzioni.
In rete sono disponibili già alcune interessanti previews, a testimonianza non solo della fattibilità (quella ormai era data per assodata) ma anche della concreta bellezza ideologica sottostante a questo bizzarro progetto.
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