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Wax of the week difende il vinile e per questo ogni settimana vi propone un disco che vale la pena acquistare. Parliamo di musica senza etichette garantendo che sia di qualità, non poniamo limiti sul genere e siamo poco legati a vincoli temporali. Insomma parliamo di buona musica punto.

Preparate il vostro udito all’ascolto di un disco house in pieno stile old school.

Questa settimana infatti parleremo di un veterano della scena underground di Detroit, un personaggio che non ha bisogno di presentazioni, il mitico Anthony – shake – Shakir.
Artista estremamente eclettico, le sue produzioni spaziano dalla techno più sperimentale alla pura house music, in ogni caso il suo sound visionario è sempre unico e riconoscibile.

Presente sulla scena sin dalla fine degli anni ’80, Anthony ha pubblicato musica sotto numerosi pseudonimi, collaborando con artisti del calibro di: Carl Craig, Keith Tucker e Juan Atkins, giusto per citarne alcuni.

Insomma un artista di cui, a mio parere, si parla troppo poco e io non mi lascio sfuggire l’occasione dato che è stato ristampato il suo “Club Scam EP“.

La prima uscita risale al 1993 su KMS, ed ora viene riproposto dalla sua sorella minore Trance Fusion. Questo ep è stato rimasterizzato e riportato allo splendore senza alterarne la copertina, lasciata identica alla versione originale degli anni ’90.

L’Ep si compone di quattro tracce: sul lato A troviamo due versioni di “Tha’s what i want”, traccia ispirata da un campione vocale tratto dalla hit dell’82 dei B-52 “Mesopotamia”, accompagnato da un groove dal sound garage targato Shake Shakir.

Il lato B si apre con “The Ying & Yang (Frictional Mix)” caratterizzata da un groove più sporco e da un’atmosfera deep classica dello stile di Mr. Shake.


Seconda traccia del “Flip Side”, a chiusura dell’Ep, troviamo “My Mantra”.

Anche qui il sound è profondo, un’intro da manuale, fatta di pad cosmici e futuristici che accompagnano la traccia per un minuto e mezzo prima dell’esplosione del beat.

Ultima informazione: la prima stampa ha un valore di mercato medio alto, dunque, oltre che comprare un ottimo disco, risparmierete anche un po’ di soldini, per cui fossi in voi non me lo perderei per nessuna ragione, dischi di questo calibro non si ristampano tutti i giorni.